'Crescente clima di rabbia e di intimidazione verso gli Ispettori del Lavoro'

'Crescente clima di rabbia e di intimidazione verso gli Ispettori del Lavoro'

Giuseppina Natali, direttore territoriale del Lavoro, illustra i risultati positivi realizzati nell'anno 2013

Giuseppina Natali, direttore territoriale del Lavoro di Ascoli Piceno illustra i risultati positivi realizzati nell'anno 2013 e segnala, però, un crescente clima di rabbia e di intimidazione verso gli Ispettori del Lavoro, che svolgono un'attività delicata e difficile, specialmente nell'attuale contesto di pesante crisi economica, per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori ed evitare la concorrenza sleale tra le imprese.
Nel segnalare la recente approvazione a Strasburgo della Risoluzione del Parlamento Europeo "Ispezioni sul lavoro efficaci come strategia per migliorare le condizioni di lavoro in Europa", il direttore Giuseppina Natali, spiega che "in questa fase recessiva estremamente grave, per gli effetti perduranti e problematici sul mercato del lavoro, la verifica della corretta attuazione della normativa in materia di lavoro e previdenza sociale, affidata ad un'azione ispettiva mirata ed efficace, costituisce elemento essenziale di legalità delle condizioni di lavoro e di contrasto alla concorrenza sleale tra imprese, nonché di recupero di risorse finanziarie evase".
Pertanto, ribadisce, l'importanza e la delicatezza dell'attività ispettiva, specialmente in un periodo di grave crisi economica, che ha colpito le province di Ascoli e Fermo, necessaria a garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori ed evitare la concorrenza sleale tra le imprese. La Direzione Territoriale del Lavoro di Ascoli Piceno, nel corso del 2013 ha svolto un'intensa ed efficace attività di vigilanza in materia di lavoro.
Tale attività ha avuto ad oggetto, sia il fenomeno del lavoro sommerso (cosiddetto lavoro nero), sia il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro, finalizzate alle prevenzione degli infortuni ed alla tutela della salute dei lavoratori. - In particolare, sono state effettuate 1.967 ispezioni ed è stata riscontrata una percentuale di irregolarità pari al 75% delle stesse.
Le ispezioni sono state attivate principalmente a seguito di un'attenta attività di intelligence, attraverso una specifica programmazione e pianificazione dei controlli, finalizzata, in ossequio a quanto stabilito dalla Direttiva del Ministro del Lavoro del 18.09.2008, ad obiettivi concreti e sostanziali di prevenzione e repressione delle violazioni.
I settori nei quali si riscontra la maggior percentuale di irregolarità sono agricoltura, industria ed edilizia, con un totale di aziende ispezionate rispettivamente pari a 567 in edilizia, 438 aziende nell'industria e 52 in agricoltura. Il numero di violazioni per il c.d. lavoro "nero" è cresciuto passando da 389 dell'anno 2012 a 530 nell'anno 2013. Così come è salito il numero delle violazioni riscontrate in materia di tutela dei minori.
L'aumento riscontrato relativo alle violazioni per lavoro sommerso ha avuto immediata ripercussione sul numero di provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale emessi ai sensi In totale le posizioni lavorative verificate sono 4 .475,di cui 2.121 i lavoratori cui si riferiscono le irregolarità accertate.
I lavoratori irregolari sono così suddivisi:881 nel settore terziario (per un imponibile evaso accertato pari a 1.921.732,61 euro, con un totale di posizioni lavorative verificate pari a 1698); 213 nell'edilizia (con un totale di 623 posizioni lavorative verificate), 948 nell'industria (con1.848l verificate), 79 nell'agricoltura (con 306 posizioni verificate).
I dati relativi ai lavoratori irregolari a quelli completamente in nero – spiega la dottoressa Natali - "sono indicativi della diffusa tendenza al mancato rispetto delle norme lavoristiche, ma anche della pesante crisi economica che ha investito praticamente tutti i settori di attività, spingendo le aziende a ricorrere a strumenti illegittimi e illegali di abbassamento del costo del lavoro”.
Altri sono gli strumenti a tutela dei diritti dei lavoratori messi in atto dalla DTL, quali la conciliazione monocratica e la diffida accertativa per crediti patrimoniali Nel corso del 2013, sono state effettuate 130 conciliazioni monocratiche le diffide accertative per crediti patrimoniali dei lavoratori, validate dal DTL di Ascoli Piceno ai sensi dell'art 2 D. Lgs.n . L2412004 sono state paria n.332, in aumento rispetto al precedente anno (310).
Particolare rilievo assume la vigilanza nel settore dell'edilizia per la quale la DTL svolge anche il controllo in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nel quale si registra il maggiore tasso di irregolarità, che è quasi pari al 100%, cioè le aziende irregolari sono 340 su 353 aziende ispezionate. Nello specifico le maggiori irregolarità si registrano nelle micro o piccole imprese edili con un numero di dipendenti inferiore a 5. La maggior parte delle violazioni si registra in adempimenti di carattere sostanziale quali a d es. quelle relative ai ponteggi, impalcati, parapetti
ecc. Una percentuale significativa di violazioni in materia di sicurezza riguarda anche gli aspetti
"organizzativi e procedurali"quali ad esempio redazione del Piano operativo di sicurezza formazione e informazione dei lavoratori sui rischi, ecc.
Infine il direttore della DTL ci tiene a sottolineare l'importanza e la delicatezza dell'attività svolta sul territorio dal personale ispettivo, a tutela dei diritti dei lavoratori finalizzata anche ad evitare la concorrenza sleale tra le impresa, specialmente nell'attuale contesto di pesante crisi economica. Segnala, però un crescente clima di rabbia e di tensione registrato nei confronti degli ispettori, auspicando una migliore comprensione da parte dell'opinione pubblica,
dell'importanza della funzione svolta dagli ispettori a tutela della legalità nonché della crescente difficoltà che incontrano nell'espletamento dell'attività istituzionale cui sono preposti.