'Mecenati: Bagliori dalla Necropoli Italica di Cardetola', una pagina originale per la storia dei Popoli Italici

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'Mecenati: Bagliori dalla Necropoli Italica di Cardetola', una pagina originale per la storia dei Popoli Italici

Ben 145 tombe di straordinaria importanza! Dal 23 i reperti in anteprima di ben 5 delle 145 tombe portate alla luce, saranno in esposizione.

Giuseppe Valentini (Presidente Archeoclub D’Italia di Crecchio) : “Ori, ceramiche apule, paste di vetro puniche: reperti archeologici che offrono una significativa testimonianza sull’élite del popolo frentano tra il V e il III secolo a.C.”.

 “Ben 145 tombe risalenti ad un periodo che va dal VII al VI sec. a.C. con un evento eccezionale. A poche ore dal Natale, inaugureremo, a Crecchio, la mostra  “Mecenati, un'occasione importantissima  per far luce su una parte dell'archeologia abruzzese finora poco indagata dal punto di  vista scientifico.  Un evento possibile grazie alla Soprintendenza per i beni archeologici dell'Abruzzo, al Comune di Crecchio,  avrà il piacere di ospitare tutti i mecenati che hanno  contribuito a far sì che lo scavo di 145 tombe potesse pian piano arrivare nelle sale del museo, un allestimento totalmente finanziato dall'archeoclube che corona e amplia il percorso espositivo dell'Abruzzo bizantino e alto medievale che appunto ha sede a Crecchio e quest'anno  ha festeggiato i 48 anni di attività.  Cosa c'è a Crecchio e cosa è stato fatto di recente?  Di recente è stata fatta un'importante campagna archeologica che ha portato  alla luce 145 tombe della cultura preromana del popolo prima safin e poi definito anche  frentano.

Quest'attività è stata resa possibile grazie al lavoro e sacrificio non solo dei volontari  di archeoclube ma l'apporto non solo quindi anche della sostenenza delle ammensioni comunali  ma anche dalla partecipazione finanziaria di tanti privati cittadini e aziende del territorio! Ori, ceramiche apule, paste di vetro puniche: reperti archeologici che offrono una significativa testimonianza sull’élite del popolo frentano tra il V e il III secolo a.C.

Questo progetto, dalla campagna di scavo all'allestimento finale, è stato reso possibile grazie a un modello di finanziamento che onora l’antica tradizione del mecenatismo che unisce la generosità alla lungimiranza di individui ed istituzioni che credono nel valore della ricerca archeologica”. Lo ha annunciato Giuseppe Valentini, Presidente Archeoclub d’Italia, sede di Crecchio.

DOMANI  - Martedì 23 Dicembre, appuntamento con un grande evento! Reperti inediti provenienti dalle 145 tombe del VI secolo a. C., portate alla luce in Abruzzo!

L'Archeoclub d'Italia APS - Sede di Crecchio, in collaborazione con: il Comune, il Museo dell'Abruzzo Bizantino ed Altomedievale e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Chieti e Pescara, è lieto di annunciare l'inaugurazione della mostra permanente “Mecenati: Bagliori dalla Necropoli Italica di Cardetola”.

L'esposizione presenterà i primi risultati delle campagne di scavo effettuate presso il sito di Santa Maria Cardetola di Crecchio dal 2015 al 2023. I saggi sono stati condotti dagli archeologi dott. Luca Cherstich e dott.ssa Debora Lagatta, sotta la direzione scientifica del Dott. Andrea R. Staffa e successivamente della Dott.ssa Amalia Faustoferri della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Chieti e Pescara. Finora, gli scavi nella necropoli hanno portato alla luce 145 sepolture risalenti a un arco temporale compreso tra il VI e il III secolo a.C.

L'inaugurazione si terrà a Crecchio (CH) martedì 23 dicembre 2025 e si articolerà in due momenti principali: Ore 16:30: Presentazione presso l'Auditorium di Santa Maria da Piedi - Ore 18:30: Inaugurazione dello Spazio Espositivo presso il Castello Ducale, seguita da un brindisi conviviale.

L'inaugurazione vedrà la partecipazione di tutte le figure che hanno contribuito al successo del progetto. Insieme agli Archeologi responsabili, ai Funzionari curatori dell'allestimento, al Progettista dello Spazio Espositivo e al Presidente dell'Archeoclub, sarà presente la Dott.ssa Chiara Delpino, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara. Gli ospiti e le autorità saranno accolti dal Sindaco di Crecchio Nicolino Di Paolo,

La presentazione al pubblico dei reperti archeologici emersi dalle campagne di ricerca è stata resa possibile anche grazie all'appassionato sostegno di tanti privati cittadini che hanno contribuito attraverso il programma “5 per mille” e le donazioni al Museo.

I Funzionari della sopracitata Soprintendenza nelle persone della dott.ssa Francesca Russo e la dott.ssa Maria Isabella Pierigè hanno curato la narrazione e la presentazione scientifica dei reperti nelle vetrine. La nuova sezione va a costituire un tassello fondamentale del percorso espositivo del Museo dell'Abruzzo Bizantino ed Altomedievale ma non rappresenta un punto di arrivo in quanto è solo il primo lotto di un progetto di ricerca e valorizzazione di ben più ampio respiro. Gli allestimenti attuali costituiscono solo il primo capitolo di una narrazione storica che sarà ampliata nei prossimi anni.Gli scavi presso la necropoli di S.M. Cardetola di Crecchio (CH), in Abruzzo, hanno finora restituito 145 sepolture. Queste sepolture sarebbero  ascrivibili all’antico popolo pre-romano dei Frentani.

Questi scavi sono particolarmente importanti in quanto – ha continuato Valentini -  quando si pensa agli antichi popoli italici, solitamente si considerano ben altre zone dell’Abruzzo (come le grandi necropoli di Capestrano e Fossa nell’Aquilano, o la necropoli di Campovalano nel Teramano). Eppure, questi lavori stanno per la prima volta gettando luce su questa porzione d’Abruzzo, la fascia collinare della Provincia di Chieti, finora poco conosciuta per quest’epoca.

Gli oggetti nelle tombe non sono soltanto bei reperti. La loro natura e tipologia ci parla infatti dei valori e della cultura delle persone che, più di due millenni or sono, hanno sepolto i propri cari con gli oggetti più rappresentativi del loro mondo. La presenza di elementi legati all’enogastronomia, il bere vino e il banchettare con carne cotta su spiedi, è forte sin dalle tombe più antiche (VI-V secolo a.C.), dove però sembrano preponderanti anche altri oggetti, specie le armi nei maschi, a sottolineare una maggiore attenzione al ruolo guerresco più che al simposio.

La Tomba 17 ad esempio, ha restituito un enorme corredo composto da ben 28 reperti, soprattutto vasellame di importazione dalla Magna Grecia: da Taranto e dalla Campania. Si tratta di un raffinato set di stoviglie di lusso pensate per il banchetto e, soprattutto, per il bere vino in modo raffinato. È presente il grande cratere per mescolare vino ed acqua, nonché coppe e piatti di pregio. L’uomo ha inoltre i segni dell’attività atletica (lo strigile) ed è stato cremato: un rito inusuale per la zona, probabilmente eseguito per evocare i funerali degli eroi.

La Tomba 34 è la sepoltura di una donna che ha restituito rari esempi di gioielleria, una grande collana d’oro e fibule (spille) d’argento, anche queste importate dal sud. Tali elementi sono estremamente rari, e praticamente non hanno confronti in Abruzzo”.

 

Sepolture risalenti al popolo pre – romano. Ora i corredi almeno in parte sono stati restaurati e domani, Domenica 25 Settembre, alle ore 10, verranno illustrati, mostrati, presso il Castello Ducale di Crecchio.

 

L’evento rappresenta non solo l'apertura al pubblico di uno spazio espositivo che custodisce una   preziosa testimonianza del nostro passato, ma è anche l’espressione di un impegno costante da parte dell'Archeoclub d'Italia APS - Sede di Crecchio che ha agito come fulcro di un’operazione complessa e ambiziosa, fungendo da elemento di coesione e garanzia che ha unito le energie locali, trasformando la sfida in un successo collettivo. L'Associazione ha agito da vero e proprio garante della ricerca- ha concluso Giuseppe Valentini, Presidente Archeoclub d’Italia sede di Crecchio -  assicurando l'ininterrotta prosecuzione degli scavi attraverso l'impiego di risorse proprie per colmare i costi operativi non coperti dai contributi esterni di mecenatismo e dai fondi di archeologia preventiva.

Le indagini sul campo sono state portate avanti con il sostegno del Comune di Crecchio e grazie al munifico contributo di: ScariMec S.r.l. di Scarinci Dario, Società Cooperativa Progresso Agricolo Crecchio S.r.l., Gruppo Setra, Me.Ga. S.r.l. di Sciocchetti Nicola, Ing. Tonino Mancinelli e Lorena Martin, e di molti soci dell’Archeoclub che si sono spesi finanziariamente e fattivamente.

Il restauro dei cinque corredi funerari esposti è stato reso possibile grazie all'impegno finanziario di CODICE CITRA, BORGO BACCILE by Fantini e della Dott.ssa Lucia Scoccia”.