Andrea Tarli sostiene il Si al referendum contro le trivellazioni con uno splendido murale

Andrea Tarli sostiene il Si al referendum contro le trivellazioni con uno splendido murale

Con il suo talento, ormai riconosciuto a livello internazionale, ha disegnato una visione possibile di quello che potrebbe accadere nel nostro mare Adriatico se non cambiamo rotta, fermando le trivellazioni.

Ascoli - Anche l’artista ascolano Andrea Tarli ha voluto dare il suo contributo a sostegno del SI al referendum del 17 aprile, contro le trivellazioni, realizzando uno stupendo murales nello splendido paesaggio delle nostre colline a Colli del Tronto, in località La Rocca.


Con il suo talento, ormai riconosciuto a livello internazionale, ha disegnato una visione possibile di quello che potrebbe accadere nel nostro mare Adriatico se non cambiamo rotta, fermando le trivellazioni.


Quest’opera, ideata e voluta dal nostro Comitato, è stata sostenuta anche dall'amministrazione di Colli del Tronto che ha celermente rilasciato i permessi necessari, ma soprattutto è stata resa possibile con il contributo delle seguenti Associazioni che operano nel nostro territorio: 7-8 CHILI di Offida, BABAZUF di Castel di Lama, BLOB di Castorano, FRAMMENTI di Appignano del Tronto, IL FORMICHIERE di Colli del Tronto, alle quali va il nostro ringraziamento.


Un ringraziamento particolare va all'artista che, attraverso il disegno, ha saputo con immediatezza inviare a tutti il giusto messaggio; difendiamo il nostro territorio, difendiamo il nostro mare, difendiamo il nostro futuro.


E per fare questo, aggiungiamo noi, il 17 aprile andiamo a votare SI per fermare le trivellazioni, facciamo capire a chi ci governa che questa politica energetica basata sulle fonti fossili è sbagliata, è quella degli anni cinquanta, è quella che sta portando il nostro Pianeta al punto di non ritorno, gli effetti negativi sul clima li vediamo ogni giorno.


Ce lo chiede il Mondo, ce lo ha chiesto la Conferenza ONU sul clima tenutasi a Parigi lo scorso dicembre, e l’Italia, insieme con altri 194 Paesi, ha risposto si, sottoscrivendo uno storico impegno a contenere la febbre della Terra entro 1,5 gradi, perseguendo con chiarezza e decisione l’abbandono dell’utilizzo delle fonti fossili e puntare su quelle rinnovabili, fermare le trivelle vuol dire essere coerenti con questo impegno.


Ma ce lo chiedono, soprattutto, i nostri figli ai quali abbiamo il dovere di lasciare un Pianeta pulito e un futuro vivibile.


PARTE LA CAMPAGNA INFORMATIVA “LE RAGIONI DEL SI AL REFERENDUM DEL 17 APRILE” 


Il Comitato No Trivelle nel Piceno ha avviato una campagna informativa chiamata “le ragioni del SI al referendum del 17 aprile” volta a far conoscere l’importanza di questo referendum per la lotta contro le trivellazioni.

Le fonti fossili sono le maggiori responsabili dell’effetto serra che sta portando il Pianeta verso il punto di non ritorno, gli sconvolgimenti climatici sono ormai una realtà con cui dobbiamo fare i conti tutti i giorni e in ogni parte del Mondo.


Bisogna cambiare rotta, dobbiamo puntare con decisione verso le fonti rinnovabili, alla Conferenza ONU sul clima tenutasi a Parigi lo scorso dicembre, l’Italia, insieme con altri 194 Paesi, ha sottoscritto uno storico impegno a contenere la febbre della Terra entro 1,5 gradi, perseguendo con chiarezza e decisione l’abbandono dell’utilizzo delle fonti fossili. Fermare le trivelle vuol dire essere coerenti con questo impegno.


E noi votando SI ricorderemo a questo Governo l’impegno preso, perché la politica energetica del nostro Paese è ancora fondata sulle fonti fossili.

Le Marche sono fortemente interessate da questo referendum, sono ben 5 le concessioni a ridosso della nostra costa, da Loreto al confine con l’Abruzzo, ci sono 11 piattaforme, 8 pozzi di petrolio, 17 pozzi di gas e 3 centri di raccolta e trattamento.

Gli incontri già programmati sono i seguenti:

21 marzo Cupra Marittima, 1 aprile Ascoli Piceno, 4 aprile Grottammare, 5 aprile Porto D’Ascoli, 7 aprile Massignano, 8 aprile San Benedetto del Tronto, 11 aprile Offida


Altre iniziative sono in programmazione, saranno al nostro fianco Legambiente, WWF, Libera, Slow Food, Associazione Pescatori, Comitati di Quartiere, ed altri, che con il contributo dei loro esperti chiariranno, insieme a noi, tanti aspetti legati al referendum.