Agricoltura Idroponica: coltivare in modo sostenibile

Agricoltura Idroponica: coltivare in modo sostenibile

L’agricoltura idroponica (detta anche idrocoltura) utilizza un surrogato della terra,  l’aeroponica, invece, avviene in assenza di terra o di altri substrati

Oggi le tecniche di coltivazione hanno fatto dei passi da gigante: non tanto da un punto di vista di idee, quanto piuttosto da un punto di vista tecnologico. In fondo molte delle nuove forme di coltura venivano già utilizzate tanti secoli fa, solo che oggi è possibile metterle in pratica con uno sforzo pari a zero, sfruttando ad esempio la verticalità degli ambienti indoor oppure i surrogati del terriccio, che garantiscono una crescita più sana e veloce, ma senza violare le regole volute da madre natura. Oggi vedremo dunque un confronto fra le due più grandi novità di questi anni: l’agricoltura idroponica e l’agricoltura aeroponica.

 

Idroponica VS Aeroponica: differenze e vantaggi

 

La tecnica idroponica e quella aeroponica condividono innanzitutto la loro natura: entrambe vengono dette “coltivazioni fuori suolo”, in quanto nessuna delle due utilizza la terra o il terriccio per far crescere le piantine. Ma quali sono le differenze? L’agricoltura idroponica (detta anche idrocoltura) utilizza un surrogato della terra, composto da materiali inerti come la perlite, la lana di roccia o l’argilla espansa: il nutrimento, invece, viene da un composto liquido che mescola una piccola quantità di acqua alle principali sostanze nutritive che servono alle piantine per crescere. L’aeroponica, invece, avviene in assenza di terra o di altri substrati: le piante sono tenute in sospensione artificialmente, ed i nutrimenti avvengono tramite nebulizzazione dell’acqua. La coltivazione idroponica conviene in quanto più semplice e meno tecnica dell’aeroponica, e anche perché è molto più facile organizzarsi in casa con questo sistema.

 

Coltivazione idroponica: quali sono le fasi principali?

 

Sono sostanzialmente tre le fasi che riguardano la coltivazione idroponica: la germinazione, la crescita e la fioritura. Durante la prima fase i semi devono schiudersi per permettere ai germogli di uscire dal guscio, mentre durante la fase di crescita, la pianta conosce il suo sviluppo e dunque cresce con i suoi tempi. Infine la fioritura, ovvero quando sbocciano i baccelli. La coltura idroponica prevede la presenza di una serie di elementi, come ad esempio il substrato inerte, il kit per le luci ed altre componenti necessarie per replicare le condizioni esterne e per far superare tutte e tre le fasi alla piantina.

 

Quali sono le piante più indicate per l’idroponica?

 

Quali sono le piantine che meglio si adattano alla tecnica dell’idrocoltura? Le verdure e le erbe aromatiche sono indubbiamente le principali “indiziate” per chiunque volesse provare questa coltivazione a casa propria: ad esempio, la lattuga a foglia verde ed i pomodorini, ma anche qualcosa di più impegnativo come i peperoni ed i cetrioli. Infine, come dicevamo poco sopra, le piante aromatiche: la salvia, il prezzemolo, il peperoncino e tante altre piccole delizie possono essere coltivate fra le mura domestiche e arricchire la nostra tavola grazie all’idroponica.

 

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