Anche a S. Benedetto e a Pedaso prenderà avvio il progetto Centro in bici
La manifestazione è in programma dal 16 al 22 settembre, promossa dall’Unione Europea con l’obiettivo di incentivare modalità di trasporto alternative a quella privata come la bicicletta, i trasporti pubblici e la condivisione della macchina. La Provincia di Ascoli Piceno ha dunque nuovamente accolto l’invito dell’UE ad adoperarsi con iniziative concrete per favorire una maggiore attenzione della pubblica opinione verso un modo “diverso” di spostarsi. «Durante questa settimana troveranno completamento alcune azioni che abbiamo avviato – anticipa l’assessore provinciale ai trasporti Ubaldo Maroni - come l’entrata in attività di “semafori intelligenti” per l’intera lunghezza dei tratti di Statale Adriatica che attraversano i centri abitati di S. Benedetto e Porto S. Giorgio, le città dove lo scorso anno iniziò la sperimentazione. Grazie dunque a questi sistemi, che consentono di far scattare il verde al passaggio dei mezzi pubblici, comincia a prendere forma quell’”onda verde” riservata ai mezzi pubblici che intendiamo creare senza soluzione di continuità da Porto S. Elpidio fino ad Ascoli. Così come in questa settimana, forti del successo registrato nelle altre città dove il servizio è attivo da alcuni mesi, anche a S. Benedetto e a Pedaso prenderà avvio il progetto “C’entro in bici”, ovvero la possibilità, per coloro che giungono in città con il mezzo pubblico, di utilizzare con un’apposita chiave speciali biciclette per spostarsi nel centro urbano». Ma l’impegno della Provincia per un modo diverso di concepire la mobilità non si limita a questa settimana. «Il nostro è un progetto di largo respiro, che punta a cambiare le abitudini della gente e che ci vede impegnati per tutto l’anno coinvolgendo Comuni, associazioni e sindacati e società di trasporto locale per favorire un continuo confronto – ricorda infatti l’assessore Maroni – nelle prossime settimane si aggiungeranno altre fondamentali tappe di questo percorso, a cominciare dalla realizzazione dei primi tratti di quella rete di piste ciclabili che costituisce l’ossatura del “piano della mobilità dolce” della Provincia. Ma voglio ancora ricordare altri impegni, come lo studio definitivo sulla metropolitana di superficie, con l’esito delle richieste dei relativi finanziamenti, e uno studio dettagliato sulle dinamiche del traffico nella città di Porto S. Giorgio».