Il programma dei festeggiamenti, abilmente guidato nei giusti binari dal conduttore televisivo Massimiliano Ossini di “Linea Verde”, si è snodato – dopo un breve cocktail strettamente riservato alle maggiori personalità intervenute – dal taglio del nastro, delegato come detto dall’assessore romano D’Alessandro ad una graziosa bimba ascolana, all’inaugurazione delle tre statue in bronzo, dedicate all’uomo nel suo rapporto con il lavoro. Le foto di rito e poi uno spaccato promozionale per la città di Ascoli con la Quintana, rappresentata da centinaia di figuranti di ogni sestiere, tra squilli di chiarine ed un breve discorso del sindaco per illustrare nei dettagli il fascino della rievocazione storica ascolana. A seguire, il momento delle parole di apprezzamento. “Per me è sempre un piacere – ha affermato Pippo Baudo – essere qui per la mia grande amicizia con Pietro. Ero già intervenuto anche in occasione della sua nomina a Cavaliere del Lavoro e pure stavolta ho voluto esserci. Non posso che elogiare Santarelli ed il suo Gruppo per come sono riusciti a realizzare un complesso eccezionale, sempre con un grandissimo rispetto dell’ambiente. Per di più questo momento di inaugurazione coincide con i cento anni di un Gruppo che ha saputo ritagliarsi un ruolo di grande importanza a livello nazionale”. In linea anche il senatore Ciccanti: “Dopo Orsini e Rozzi, finalmente con Santarelli Ascoli ritrova un’azienda leader nel settore delle costruzioni anche a Roma e che ha saputo anche diversificare, arrivando anche all’energia alternativa”. Ed il sindaco Celani: “Santarelli ha il grande merito, oltre a quello di aver creato un Gruppo solido e di qualità nei settori dell’edilizia pubblica e privata, di aver saputo precorrere i tempi. Ha anticipato tutti in molte direzioni”.