/Nessun rischio che il terremoto si sposti nelle Marche
Nessun rischio che il terremoto si sposti nelle Marche
Lo ha affermato il prof. Giancarlo Cattaneo, dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia
di Pennile (Ascoli Piceno).
La mappa degli interventi e dei sopralluoghi fatti (oltre 300 verifiche, 316 interventi), hanno detto il dirigente regionale della Protezione civile Roberto Oreficini e l'assessore regionale Sandro Donati, mostra una situazione sotto controllo. I rischi di staticità sono "pari a zero", con pochissime dichiarazioni di inagibilità, e solo per fessurazioni e crepe degli intonaci.
Per il prof. Cattaneo, "il rischio di ulteriori terremoti riguarda solo l'area appenninica abruzzese, e non sorprende dal punto di vista del rilascio di energia che le scosse siano avvertite anche nelle Marche". Vanno dunque "assolutamente smentite" le voci di un'estensione dell'attività sismica aquilana verso nord.
Per ogni evenienza tuttavia, ha assicurato Donati, "la Regione ha messo in campo il massimo spiegamento di forze, con lo stato di allerta della sala operativa ascolana (da lì è partita la mensa che fornisce 800 pasti al giorno al campo dell'Aquila) e il monitoraggio costante di tutti i comuni ascolani.
Oreficini si è accertato che i piani di emergenza e evacuazione di scuole, ospedali e luoghi pubblici siano stati aggiornati e verificati, e così le sinergie con il 118 e l'Arpam. Monitorata inoltre, senza che siano emersi elementi di allarme, la situazione della vallata, circondata dagli invasi di lago Capotosto, Scandarello e dalla diga di Talvecchia. Quanto agli sfollati abruzzesi, sono 900 quelli ospitati nelle province di Ascoli e Fermo, in 13 alberghi e in abitazioni private.
Hanno poi preso la parola i tecnici che hanno condotto accertamenti sugli edifici, dopo le centinaia di chiamate, dettate per lo più dalla paura e non da danni effettivi, giunte dai cittadini. Al più presto, altri tecnici di ritorno dall'Aquila saranno ad Ascoli, mentre l'Ordine degli architetti ha messo a disposizione 20 professionisti formati dal sisma del '97, per sopralluoghi in appoggio.
''L'importante - ha ribadito Oreficini - è che le schede di rilevazione dell'agibilità predisposte dalla Protezione civile nazionale siano compilate in modo uniforme, per evitare sovrapposizioni, incomprensioni e futuri ricorsi da parte di chi dovesse pretendere di essere incluso fra i danneggiati pur non avendo diritto". Il dirigente della Protezione civile, che coordina anche i soccorsi delle Regioni all'Aquila, ha lodato l'efficienza della sala operativa ascolana, e ringraziato il Commissario straordinario del Comune Fabio Costantini, la cui esperienza sul campo risale al terremoto di Ancona del 1972.
Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti delle varie forze operative sul terreno: dalla Provincia (con il presidente Massimo Rossi e lo staff reduce dai sopralluoghi nelle scuole) a tutti i Comuni dell'Ascolano e del Fermano, ai vigili del fuoco, le associazioni di categoria e i radioamatori.
Questa la mappa dei sopralluoghi e degli interventi post sisma in Abruzzo condotti nelle province di Ascoli Piceno e Fermo, diffusa dalla Regione Marche dopo la riunione presso il Comitato di protezione civile di Ascoli Piceno.
ASCOLI PICENO CITTA': 263 sopralluoghi in abitazioni di privati cittadini, 41 per emergenze miste e 37 in luoghi pubblici. Chiusa perché inagibile l'antica sede della Pinacoteca. Trenta le scuole del Comune ispezionate almeno tre volte ciascuna, dopo le scosse più forti. Su 30 edifici scolastici, sono stati dichiarati inagibili solo palestra della Scuola media Luciani, e due aule di scuola elementare (per un controsoffitto lesionato a causa di carente manutenzione).
LE SCUOLE DELLA PROVINCIA: La situazione è stata illustrata dal presidente Massimo Rossi. Presso l'istituto di Ragioneria è stato demolito per motivi di sicurezza il controsoffitto di un'aula; presso l'Istituto ex Magistrale-pedagogico chiusa la scala di accesso, che verrà sostituita. L'Ipsia di Fermo ha spostato alcune aule per lavori che erano previsti da tempo, ora accelerati. Tutti gli altri plessi scolastici sono risultati a norma GLI INTERVENTI URGENTI - In tutto il territorio provinciale di Ascoli e Fermo sono stati condotti 316 interventi urgenti, la maggior parte dei quali ad Acquasanta, Venarotta, Folignano, Castorano, Montegranaro e Fermo. Ispezionati quattordici i monumenti, 42 scuole, 49 chiese (di cui due molto antiche dichiarate inagibili in attesa di restauro), due ospedali, 153 abitazioni private (solo un paio quelle transennate).
GLI SFOLLATI - I 900 terremotati abruzzesi ospiti nelle 13 strutture alberghiere della costa resteranno nelle Marche fino a quando non potranno rientrare in un'abitazione agibile, assistiti da volontari mobilitati dalla Regione. Quattro invece, fino a questo momento, i pazienti aquilani trasferiti negli ospedali dell'Ascolano.