Maltempo, è stato fatto esplodere il masso sulla Salaria

Maltempo, è stato fatto esplodere il masso sulla Salaria

Riaperta la strada da Acquasanta verso Pomaro, Pito, Pozza e Umito

Trisungo. L'importante arteria di collegamento fra Ascoli, Rieti e Roma è chiusa da mercoledì scorso, con forti disagi per gli automobilisti e, soprattutto, per gli autotrasportatori, costretti a passare per la frazione di Montegallo.L'esplosione ha frantumato il masso; un pezzo piuttosto grande è finito in un rio sottostante passando vicinissimo a un'abitazione senza però provocare danni.
La maggior parte dei frammenti è stata trattenuta dalla rete di protezione e in questo momento i tecnici stanno lavorando per incanalare entro le reti anche un pezzo di roccia rimasto al suo posto. Secondo le stime dei tecnici della ditta incaricata dall'Anas di rimuovere il masso pericolante e del personale dell'Anas, la circolazione potrebbe riprendere già in serata una volta completata la bonifica della sede stradale, già a buon punto. 
Da stamani, la S.P. n 70 "Pozza”, nel territorio di Acquasanta Terme, è stata riaperta al traffico, seppure limitatamente ad alcune fasce orarie (7 - 8 , 13 -14 , 17 -18). Anche se, in relazione alle condizioni di sicurezza ambientali e alle esigenze della comunità locale, le finestre temporali di transito potrebbero essere, nei prossimi giorni, modificate.
Come noto, nei giorni scorsi la strada era stata chiusa dopo che, nella serata di mercoledì 22 aprile, in prossimità del ponte sul torrente Rio, si era verificata un’enorme frana provocata dal distacco di roccia, mista a materiale detritico, proveniente da un costone a circa 80 metri sulla sede stradale. Il materiale aveva ostruito completamente l’arteria e, in parte, il decorso del sottostante torrente Rio, isolando le frazioni di Pomaro, Pito, Pozza e Umito dove vivono circa 300 persone.
L’importante risultato è stato conseguito grazie all’incessante lavoro di messa in sicurezza condotto dalla ditta specializzata “Nova Iter”, dai tecnici dei Servizi Protezione civile e Viabilità della  Provincia e dall’intervento di un mezzo speciale messo a disposizione dalla ditta “Eurobilding” che, ieri notte, ha liberato la sede stradale dal materiale scivolato. Tuttavia l’emergenza non può ancora considerasi conclusa essendo necessario procedere, nei prossimi giorni, al “disgaggio” di piccoli massi ancora incombenti sulla sede stradale e all’eliminazione di un consistente blocco roccioso particolarmente pericoloso che dovrà essere fatto brillare mediante cariche esplosive.
Tutti gli interventi effettuati e quelli da porre in atto sono stati pianificati nel corso di un vertice che si è tenuto, ieri pomeriggio, nel comune di Acquasanta a cui hanno partecipato il Dirigente del Servizio Regionale di Protezione Civile Roberto Oreficini, il Presidente della Provincia Massimo Rossi, l’Assessore Provinciale alla Protezione Civile Luigino Baiocco, il Sindaco del Comune di Acquasanta Barbara Capriotti, i tecnici della Protezione civile regionale, l'ingegnere strutturista Roberto Gregori, il dirigente del servizio Viabilità della Provincia Paolo Tartaglini,  il geometra provinciale di zona Umberto Fabiani, rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, dei Carabinieri, della Polizia, dei Vigili del Fuoco, del “118” e di altre associazioni di pubblica assistenza e di protezione civile.
Per far fronte all’emergenza era stato creato dalla Provincia un percorso alternativo costituito da strade sterrate interpoderali che collegano la frazione Pomaro alla strada provinciale 7 Bosco Martese. Il by-pass, che è stato in funzione per un paio di giorni consentendo il passaggio di automezzi attrezzati per il fuoristrada, è stato poi chiuso per le abbondanti precipitazioni. Ma c’è l’intenzione di consolidare l’alternativa viaria sia dal punto di vista delle autorizzazioni amministrative sia sotto il profilo tecnico in modo da poter utilizzare il percorso in caso di ulteriori emergenze.