Fabiani: ridurre il prelievo fiscale ai più deboli

Fabiani: ridurre il prelievo fiscale ai più deboli

«I bilanci comunali siano più equi senza pregiudicarne l'equilibrio»

presidente Celani per evidenziare le difficoltà delle famiglie picene e la necessità di interventi idonei sui bilanci comunali.
Fabiani ricorda come i bilanci individuali e familiari di molti cittadini del Piceno continuino a peggiorare a causa della crisi economica internazionale ed a quella che sta vivendo il Paese, per queste ragioni ha chiesto una attenta politica tesa ad non aumentare imposte e tariffe per l’anno 2010, anzi di ridurre il prelievo fiscale su cassintegrati, disoccupati di lunga durata, famiglie con il mutuo sulla casa ecc. «Certamente - dice Fabiani -  le giunte si rendono conto che viviamo una delle crisi più difficili della nostra storia, per queste ragioni, occorre avere il coraggio di rivedere la tradizionale composizione dei bilanci comunali, non più adeguati a soddisfare bisogni molto diversi rispetto agli anni scorsi. I bilanci vanno destrutturati e ricomposti con criteri completamente nuovi e concertati con il sindacato. E’ necessario dare priorità assoluta e risorse agli interventi che possono aiutare la ripresa economica, rilanciare i consumi, sostenere le famiglie in difficoltà, tutelare il potere d'acquisto dei lavoratori e pensionati».
Fabiani evidenzia come il sindacato sia disponibile a collaborare tagliando le spese meno necessarie. «Si tratta di contenere spese - prosegue - come quelle per certi eventi pseudoculturali, le operazioni di marketing e d’immagine degli enti e le uscite, anche di piccolo importo, che si disperdono in mille rivoli nelle pieghe dei bilanci.
E’ altresì importante valutare la possibilità di una redistribuzione dei carichi fiscali secondo il principio "chi ha di più deve contribuire di più", affinché i bilanci comunali siano più equi senza pregiudicarne l'equilibrio. Non è più accettabile mettere le mani nelle tasche dei cittadini in modo indistinto. Occorrono nuove strade di equità che rappresentano l’unica condizione per continuare a garantire opportunità e servizi ai lavoratori e pensionati nel rispetto dei bilancio di comunità. Certamente - conclude Fabiani - le Amministrazioni nel passato hanno fatto tanto nel rispondere ai bisogni concreti delle famiglie, dei giovani, degli anziani e degli immigrati ma, visto il momento eccezionale è impellente fare di più per costruire una società coesa e solidale».