Eco città, Ascoli maglia nera delle Marche

Eco città, Ascoli maglia nera delle Marche

Il capoluogo piceno crolla al 59° posto. Nel 2008 era 33°. Prima Ancona (24°), poi Macerata e Pesaro

Il capoluogo piceno registra un pessimo 59° posto, con una vertiginosa discesa rispetto all’anno precedente quando chiuse al 33° gradino. Peggio di Ascoli nella differenza tra il 2008 e il 2009 hanno fatto solo Como, Caserta, Isernia e Sondrio. Nelle Marche non va benissimo neanche Pesaro che staziona al 56° posto nazionale, ma in compenso sale di 5 posizioni rispetto all’anno scorso. Nel resto della regione è Ancona la più virtuosa e conquista il 24° posto nazionale con una differenza di +10 rispetto al 2008. Al secondo posto c’è Macerata, prima marchigiana dello scorso anno, al 27° posto (+1 rispetto al 2008).
«Ecosistema Urbano - fa sapere Legambiente - rappresenta e valuta i carichi ambientali, la qualità delle risorse e la capacità di gestione e tutela ambientale dei 103 comuni capoluogo italiani.
Gli indicatori utilizzati servono dunque a pesare la sostenibilità ambientale della città e quindi, in particolare, il carico che le attività economiche e gli stili di vita generano sulle risorse ambientali e la qualità delle risposte messe in atto.
E' fondamentale, però, ricordare che la complessiva "qualità ambientale" di una città include una molteplicità di fattori non sempre misurabili. Si pensi, ad esempio, a tutta una serie di aspetti - come la struttura urbanistica, l'integrazione tra spazi verdi ed edificato, la qualità e l'aspetto degli edifici, il clima - che sono difficilmente riconducibili ad un indicatore numerico».
La migliore città italiana in campo ambientale risulta Verbania, seguita da Belluno (vincitrice delle due precedenti edizioni), Parma, Bolzano e Siena. A livello nazionale la ricerca vede primeggiare ancora una volta solo comuni del centro-nord, mentre il Meridione resta ancora indietro, anche se qualche municipio inizia a muoversi: tra i primi 42 classificati di quest’anno troviamo, infatti, quattro comuni del Sud: Salerno (34ª), Campobasso (39ª), Potenza (40ª) e Matera (42ª).
In generale, tuttavia, il fondo della graduatoria rimane monopolio del Mezzogiorno, con qualche new entry negativa anche dal Nord, come la lombarda Como (86ª) o la ligure Imperia (87ª). Nelle ultime venti posizioni sono rappresentate ben otto regioni italiane, ma è la Sicilia la maglia nera: tutti e nove i capoluoghi di provincia sono, infatti, piazzati in fondo. Seguono Calabria e Lazio con tre città ognuna, poi con un capoluogo ciascuno Sardegna, Molise, Liguria, Lombardia e Campania con Napoli che si piazza 89ª (era 88ª lo scorso anno).