Fermate dei treni soppresse, Confcommercio: uno scippo

Fermate dei treni soppresse, Confcommercio: uno scippo

Fiori: «E' l'ennesima penalizzazione per il Piceno e l’economia»

«Il problema – aggiunge Cacciatori – non è solo di San Benedetto e dei pendolari che ne pagano le spese più immediatamente, ma di tanti fruitori, anche occasionali, del treno dell’intero Piceno, che tra l’altro sono sistematicamente in ascesa in considerazione dei costi sempre più proibitivi degli spostamenti in auto e delle sempre più affollate autostrade.
E’ uno scippo – stigmatizza Cacciatori - che Ascoli, San Benedetto e l’intero territorio non possono assolutamente permettersi, poiché dopo essere stati già tagliati fuori dalla 3° corsia autostradale o dall’arretramento della stessa, che dir si voglia, questa ennesima iattura non è assolutamente digeribile».
Sulla problematica interviene anche il direttore Giorgio Fiori. «Cosa succederà poi con gli orari estivi?Abbiamo la ragionevole preoccupazione – sottolinea Fiori – che i tagli decretati per gli orari invernali, vengano riproposti anche per il periodo estivo per dare priorità alla tanto sbandierata “alta velocità” e se ciò davvero accadesse, sarebbe il colpo di grazia finale per il nostro turismo che già da tempo, come a tutti ben noto, non gode di buona salute».
Il presidente ed il direttore della Confcommercio fanno dunque appello alle amministrazioni ed ai parlamentari locali «affinché si mobilitino tutti insieme per scongiurare questa ennesima penalizzazione che il Piceno e l’economia dello stesso, non possono davvero sostenere».