e Province di Ascoli e Fermo, relative al personale dipendente da trasferire nella nuove sede amministrative. Per questo abbiamo chiesto ad entrambe le Amministrazioni provinciali un incontro per risolvere i problemi esistenti.”
Lo afferma Andrea Quaglietti, leader del Sindacato dei Lavoratori, alla vigilia della riunione di domani, martedì 22 dicembre ad Ascoli, fra rappresentanti sindacali e Segretari delle due Province, proprio per dare il via libera alle nuovi condizioni dell’intesa. “Già l’accordo del marzo scorso – sostiene Quaglietti – era un pasticcio all’italiana, senza trasparenza e chiarezza sugli obblighi e le conseguenze che comportava, in rapporto al collocamento del personale, alle risorse economiche e alla giusta retribuizione, alle indennità previste per il trasferimento e altro. E con una graduatoria che ha costretto molti ad andare a Fermo e altri invece a poter restare ad Ascoli.” Per il responsabile del SDL, “ora poi, con molti lavoratori che hanno accettato il trasferimento nella nuova sede, ma non hanno percepito l’indennità di disagio, le modifiche che si vogliono apportare sono ulteriormente peggiorative. Si va dall’impossibilità del rientro ad Ascoli in caso di copertura di organico per il personale in prepensionamento, alla stessa previsione di revisione dello stesso ammontare del rimborso-spese o indennità ( garantite solo le Province avranno i fondi sufficienti ……) , fino alla mancata definizione di quella convenzione per i 48 dipendenti, mai individuati dalla graduatoria e quindi mai trasferiti a Fermo.” E conclude Quaglietti : “Tutto questo, che si aggiunge ad altre modifiche minori ma sempre peggiorative ( Fermo non vuole garantire il tempo pieno ai dipendenti che sono in part-time) non è ammissibile : perciò chiederemo con forza alle due Amministrazioni provinciale di discutere il problema, e garantire a tutti i dipendenti i loro diritti, oltre che prevedere condizioni uguali sia per quelli trasferiti sia per gli altri.”