Legambiente e AdB: salviamo i cipressi ad Ascoli

Legambiente e AdB: salviamo i cipressi ad Ascoli

Le due associazioni si muovono per difendere gli alberi al fianco di SS. Vincenzo e Anastasio

L'associazione ha infatti ribadito la propria contrarietà al taglio dei cipressi, sottolineando il fatto che oltre a tutelare i monumenti bisogna anche preservare le piante che li circondano, come avviene in tutta Italia.
«Tuttavia Ascoli Piceno è una città strana - fanno sapere in una nota Legambiente e AdB Ascoli - Abbiamo un assessore all'Ambiente che invece di tutelare l'ambiente va in giro a tagliare gli alberi. Nelle altre città si fanno i salti mortali per salvaguardare il verde, mentre da noi si tagliano gli alberi dovunque in modo del tutto gratuito e ingiustificato. Nelle altre città le Associazioni culturali e ambientaliste si battono per mantenere il verde, mentre nella nostra città abbiamo delle associazioni culturali, come Ascoli Nostra e Italia Nostra che vorrebbero tagliare tutte le piante che si trovano intorno alle chiese e ai monumenti, in base al criterio alquanto discutibile della "visibilità"».
Eppure esiste ormai una tradizione consolidata, che tende a considerare le piante che circondano un monumento come parte integrante del monumento stesso (vedi ad esempio la Carta di Firenze). 
Contestiamo il criterio della visibilità, che in passato ha creato tanti danni  al nostro patrimonio arboreo, creando spazi desolati in cui il monumento appare del tutto isolato dal suo contesto, e ci chiediamo come mai in questo criterio non rientrino le automobili che deturpano e rendono infotografabili alcuni dei nostri monumenti più belli. Spesso ad assediare le chiese sono infatti  le auto dei residenti del Centro Storico, costretti ad arrangiarsi perché cacciati dalle zone blu più comode regalate alla Saba.
Ad ogni modo - prosegue la nota - sabato saremo in Piazza Ventidio Basso  per chiedere ai cittadini residenti che cosa pensano del paventato taglio dei cipressi e del taglio del pino di fianco alla chiesa, abbattuto cogliendo al balzo l’occasione dell’altro taglio, quello sì inevitabile, del pino ormai compromesso. In questa petizione i cittadini chiedono spiegazioni al Sindaco di Ascoli Piceno in merito alla vicenda, chiedono di poter visionare e discutere democraticamente il progetto di riqualificazione della piazza, ma chiedono anche di risparmiare questi poveri cipressi che sono assolutamente dritti e che non danno alcun fastidio. Pertanto i cittadini chiedono al Sindaco di voler riconsiderare tale decisione che appare oltremodo inutile e anzi dannosa per il Centro Storico e per l'intera città di Ascoli Piceno».