non avendo a disposizione uno storico economico delle passate gestioni del Meletti. Una cosa è certa: sono salvi gabbia e cardellino dopo il pignoramento, così come tutti gli altri beni del locale.
Tassi, Calvaresi e Giovannetti gettano il cuore oltre l'ostacolo per il successo di questa gestione diretta. La prima nella storia della Fondazione Carisap, costretta giocoforza per mancato pagamento dei fitti da parte dell'ultimo gestore a intraprendere questa strada.
Una via che pure era stata valutata dal consulente modenese Marco Palumbo due anni fa insieme della gestione a terzi, considerata meno rischiosa. Palumbo è di nuovo a lavoro per dare una solida base all'auspicato successo del nuovo corso del Meletti: si stanno trovando soluzioni per legare la normale attività del Caffè a altre attività, presumibilmente culturali, che costituiscano un plus di contenuti e di economia per consolidare la vita aziendale. Questa gestione diretta arriva in un quadro “provocatorio”. «Si sappia che saranno gli ultimi nella comunità – dice il presidente Vincenzo Marini Marini – quelli che hanno esigenze primarie da soddisfare che pagheranno la riapertura del Meletti se questa non risponderà a logiche di corretta gestione aziendale».
Marini Marini è chiaro: ok bravi a giocare in borsa per trovare risorse da destinare al territorio, ma il periodo di crisi fa guadagnare meno, dunque c'è un decremento di risorse significativo per questi anni.
E così se la Fondazione Carisap ha deciso di convogliare le risorse che ha soprattutto sul sociale per attutire in certi strati della comunità i fendenti della crisi è chiaro che se il Caffè Meletti drenerà risorse queste non finiranno a progetti culturali e ad altro. Marini Marini agita sapientemente e coscientemente il Moloch per non far piovere sulla Fondazione critiche a gogo nel caso di insuccessi gestionali.
Perché, come spesso accade, quelli che chiedono a gran voce una degna riapertura del Meletti, potrebbero poi essere gli stessi a muovere critiche se la questione non funzionasse. Per ora si sa che già a fine ottobre ci sarà una nuova struttura con un direttore del personale che valuterà i curricula dei nuovi dipendenti che la Caffè Meletti Srl si appresta a selezionare e molti curricula sono già arrivati.
Una certezza: gli assunti lo saranno solo per provata competenza.