Frode fiscale, le Fiamme gialle denunciano 6 persone

Frode fiscale, le Fiamme gialle denunciano 6 persone

In una ditta edile Scoperto un soggetto evasore totale

Le attività di polizia economica e finanziaria, materialmente eseguite dalla Compagnia di Ascoli Piceno, hanno riguardato in un primo momento una società a responsabilità limitata operante nel settore edile, presso i cui uffici amministrativi è stata rinvenuta la contabilità di un’ulteriore ditta individuale, risultata “evasore totale” per due annualità d’imposta; l’attenzione investigativa si è quindi estesa anche nei confronti di tale impresa, il cui titolare si è scoperto essere un dipendente di fatto della società edile a responsabilità limitata, nonché relativo “prestanome”. Nel corso delle attività ispettive è emerso che l’“evasore totale” era stato costituito “ad hoc” per consentire un’interposizione in favore della stessa società edile, finalizzata, tra l’altro, a spostarne il carico fiscale e contributivo, anche attraverso il passaggio fittizio di una consistente aliquota di dipendenti, per i quali la ditta individuale non aveva provveduto  nemmeno a versare le ritenute I.R.Pe.F. - quantificate in 112.000 euro - ed i connessi contributi previdenziali ed assistenziali;
permetterne l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, emesse dalla stessa ditta individuale per un importo di 500.000 euro.
In virtù degli approfondimenti esperiti dai militari - che hanno interessato, tra altri, anche le oltre 3.000 operazioni finanziarie promosse dalle imprese - è stata rilevata anche una  distrazione di denaro dal patrimonio della società edile per oltre 300.000 euro ed acclarata  l’esistenza di un ulteriore filone relativo all’emissione, da parte della stessa, di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti finalizzate al ricorso abusivo al credito (del tipo “Anticipi bancari su fatture emesse”) che ne hanno permesso il conseguimento di proventi illeciti per circa 1,2 milioni di euro, già segnalati agli Uffici Finanziari per il recupero a tassazione e che, una volta ottenuto il finanziamento bancario, sono state in parte distrutte ed in altra parte “neutralizzate” attraverso l’emissione di false note di credito.
Le indagini si sono concluse attraverso l’individuazione dell’impiego di 15 lavoratori completamente “in nero”, la segnalazione agli Uffici Finanziari di una massa sottratta all’imposizione diretta per 1,7 milioni di euro, l’indebita deduzione di costi per oltre 536.000 euro, violazioni all’imposizione indiretta per 895.000 euro e, infine, 1,7 milioni di euro quale base imponibile evasa ai fini dell’Imposta sul Reddito delle Attività Produttive. Sul fronte penale,  6 persone sono state denunciate a piede libero all’Autorità Giudiziaria, responsabili, a vario titolo, dei reati di “Emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”, “Ricorso abusivo al credito”, “Occultamento/distruzione di scritture contabili”, “Dichiarazione infedele”, “Bancarotta fraudolenta patrimoniale” ed “Impiego di denaro in attività economiche di provenienza illecita”.