«Vivo nel centro storico di Ascoli Piceno, vicino ad una stradina poco conosciuta per nome, ma percorsa ogni giorno da bambini, ragazzi, genitori e studenti della città: si tratta di Via Vezio Catone, la "ruetta" che dall'ingresso dell'Istituto Trebbiani porta a Piazza S. Gregorio, passando per il cancelletto di accesso all'asilo San Domenico.
Da anni la strada è abbandonata al più totale degrado: buche e sampietrini dissestati attentano alle caviglie dei passanti, scritte sui muri, immondizia ed erbacce la rendono uno scempio per turisti che potrebbero affacciarsi sulla splendida vista dei tetti della città e del Monte dell'Ascensione, ma soprattutto le frequentazioni notturne, fatte di spacciatori e drogati, ne fanno un'immondezzaio dove trovare i "proverbiali" limoni schiacciati, le lattine di cocacola e, naturalmente, siringhe usate.
Proprio l'ultima l'ho trovata questo pomeriggio andando in ufficio: fra due sampietrini sconnessi, bucolicamente vicina ad un'erbaccia, proprio al centro della strada, ad uso e consumo dei sandali e dei piedi di bambini dell'asilo, ragazzi di scuole elementari, medie e superiori, e dei loro genitori ed insegnanti».