Così le segreterie Regionali Marche FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI. "Infatti il non recuperato taglio del 5% sul versante gomma, oltre a creare forti disagi ai cittadini e il mettere in discussione diverse decine di posti di lavoro, non risolverà nessun problema strutturale.
Così come concepito, i tagli predisposti da parte delle Società di bacino tenderanno a riposizionare il servizio in base ad esigenze esclusivamente aziendali e non sulle reali richieste ed necessità dei cittadini marchigiani.
Non verranno prodotti quegli efficientamenti, riorganizzazioni e accorpamenti che avrebbero realizzato un notevole risparmio dei costi, mantenendo inalterato, addirittura potenziato, il servizio.
Noi chiediamo alla Regione il ripristino delle risorse da fondi FAS e FERS ( 1/3 di quelli previsti per il ferro ). l’attivazione di un tavolo Regionale di indirizzo, e successivamente di quelli provinciali di bacino in cui discutere un servizio adeguato e sostenibile.
Altresì sollecitiamo una programmazione Regionale delle Aziende Pubbliche, un coordinamento Regionale che abbassi i costi di gestione “politica”, un servizio unico Regionale che elimini le sovrapposizioni, integri i servizi ferro-gomma.
Insomma riteniamo necessario che la Regione si impegni ad un confronto costruttivo con il Sindacato per realizzare un servizio adeguato alle esigenze dei cittadini nel rispetto del rigore e del risparmio necessario. Diciamo NO ad iniziative unilaterali e ad un taglio lineare così come concepito".