Fondazione Carisap, oltre 2 milioni di euro per la comunità

Fondazione Carisap, oltre 2 milioni di euro per la comunità

Marini Marini: «L’aumento di tassazione pari al 60%, prospettato dal decreto Salva Italia, porterà a ridimensionamenti»

Esordisce così  il presidente Vincenzo Marini Marini nel presentare il bilancio 2011. Ha voluto illustrare l’aspetto socio-economico dell’operato della Fondazione Carisap.
Con Marini Marini, nella sede di corso Mazzini, c'erano il vice presidente Sergio Maria Remoli e il segretario generale Fabrizio Zappasodi. Alla stampa i vertici della Fondazione hanno fornito una lettura politico-strategica del documento di bilancio 2011: una fotografia dettagliata che illustra le scelte operate, le attività svolte e i servizi resi, sulla base dei bisogni emersi da un’attenta analisi dei fabbisogni del territorio e degli obiettivi annuali e pluriennali stabiliti nei documenti programmatici.
Il presidente Marini Marini conferma la volontà della Fondazione di plasmare la propria attività ad un ruolo improntato sulla collaborazione con gli altri soggetti del terzo settore, nell’ottica di produrre utilità sociale grazie alla stretta cooperazione  con gli stessi.
Una delle finalità della presentazione del bilancio 2011 è stata quella di fornire le due chiavi di lettura del documento, la prima improntata ad una valutazione tecnico-quantitativa, la seconda incentrata sugli obiettivi sociali e sulla mission che sottende le scelte strategiche della Fondazione.
Marini Marini ha evidenziato come il drammatico andamento dei mercati finanziari e l’innalzamento del differenziale di rendimento (spread) tra i titoli tedeschi e quelli europei abbiano causato una perdita contabile considerevole nella seconda metà del 2011, perdita riscontrabile, ad esempio, nei risultati delle gestioni patrimoniali individuali che al 31 dicembre 2011 registravano un -236.084 rispetto al 2010.
Non solo. Le aspettative per il 2012, dopo il trend positivo dei primi tre mesi dell’anno, non sono affatto rosee.
«L’aumento di tassazione pari al 60%, prospettato dal decreto “Salva Italia” – commenta Marini Marini – porterà la Fondazione a ridimensionare l’entità dei provvedimenti finora destinati al miglioramento economico e sociale del territorio. Basti pensare che la Fondazione dovrà corrispondere almeno 140mila euro solo per il pagamento dell’imposta IMU relativa all’immobile sito in corso Mazzini. Il soggetto passivo della tassazione è in realtà la comunità, che il sistema  politico priva di risorse preziose».
L’operato della Fondazione, infatti, si rivolge, coerentemente con quanto definito dallo statuto, ad una serie di settori di intervento stabiliti sulla base di linee strategiche condivise con i propri stakeholder. In particolare, l’attenzione all’emergenza sociale ha da sempre rappresentato una costante nell’attività della Fondazione che, anche per il piano pluriennale 2011-2013, ha definito una strategia di intervento volta alla valorizzazione della comunità e dei soggetti beneficiari diretti, come la famiglia, i giovani, gli anziani e i disabili, deliberando un importo pari a oltre 2 milioni di euro.
La Fondazione, dunque, nonostante la crisi, resta sensibile alle esigenze della propria comunità e continua a perseguire la sua vocazione sociale.