Ecco le criticità e le eccellenze del Piceno

Ecco le criticità e le eccellenze del Piceno

La disoccupazione giovanile che ha raggiunto l’11,4% ad Ascoli

 

Il professor Gregori introduce il folto pubblico presente alla Conferenza provinciale sul turismo dntro i dati statistici dall’Università Politecnica delle Marche, a partire dai temi analizzati (il marketing territoriale, il sempre più rapido cambiamento del territorio, l’approccio innovativo alle configurazioni che ha assunto il territorio negli ultimi dieci anni e alcune considerazioni sull’evoluzione che ha avuto il turismo nei tempi recenti) fino ad arrivare all’analisi degli interventi effettuati e delle risorse utilizzate.
Il marketing territoriale, dice il professore, è necessario per creare ed accrescere il valore di un territorio e questo diventa sempre più importante nel momento in cui vi è il decentramento del potere politico amministrativo, come nel nostro caso. Quindi, per far fronte a questo problema, diventa necessario un forte e continuativo coordinamento tra le diverse realtà territoriali.
Pianificare questo tipo di intervento ha portato all’ascolto del territorio, attraverso una serie di incontri realizzati nella maggioranza dei casi in notturna per permettere la partecipazione di tutte le collettività,  e all’analisi degli studi socio economici relativi agli ultimi dieci anni.
Alcuni dati che il professore ha illustrato durante il suo speech hanno portato l’attenzione su: l’evoluzione demografica del territorio e l’estero.
 
Le statistiche demografiche riportate hanno subito evidenziato ciò che, in realtà, sappiamo ormai da anni, ovvero: l’aumento della densità abitativa, che non è direttamente proporzionale alla crescita naturale bensì al tasso migratorio, l’incremento della popolazione anziana, specie ovviamente nell’entroterra, e il livello giovanile in crescita, a detta del professore, ma comunque al di sotto della media regionale e nazionale. Ovviamente un obiettivo sarà proprio quello di invertire queste tendenze, in particolare il dato relativo ai giovani che non devono essere spinti a lasciare il territorio come invece oggi succede. Anche le imprese attive, dice il professore, stanno crescendo ma rimangono comunque molto deboli dal punto di vista commerciale e amministrativo.
 
Sul tema dell’estero le slide preparate da Gregori ci illustrano l’andamento dell’import e dell’export territoriale. L’esportazione parrebbe registrare risultati positivi e di crescita nella nostra provincia, ma l’importazione raggiunge picchi più alti. “Si è venuto a creare quindi – dice il professore – un saldo negativo tra import ed export nel nostro territorio, dipeso dalle attività di mercato intraprese dalle multinazionali”. Bisognerebbe quindi attivare un processo di internazionalizzazione a favore soprattutto delle PMI, per facilitare il loro ingresso nel circuito dei grandi mercati. Anche questo crea valore, poiché, come dice il professore, “Non si possono delegare alle grandi multinazionali le decisioni da prendere in ambito territoriale”.
Un altro dato preoccupante e altrettanto diffuso è quello che riguarda la disoccupazione giovanile che ha raggiunto l’11,4% ad Ascoli. La seconda percentuale più alta solo dopo quella di Montegallo nella classifica curata dal professore. 
 
Ora tutti i dati esposti dal professore variano incredibilmente da zona a zona. Il piano ha previsto quindi interventi di volta in volta differenti a seconda delle esigenze di ogni zona analizzata, cercando di mettere in atto la collaborazione attiva di cui sopra.
 
Per quanto riguarda il turismo, tema centrale del progetto, è stata registrata una progressiva crescita ma il turista di oggi ha necessità diverse dal turista di ieri. C’è bisogno quindi di integrazione tra vari servizi che vanno dall’accoglienza alla comunicazione specialmente sui social network. L’unico dato negativo emerso riguarda il turismo proveniente dall’estero, in percentuale minore rispetto al dato italiano. 
Gli interventi e le risorse adoperate sono stati numerosi e si prevede di poter far fronte alla maggior parte delle criticità emerse nel corso della presentazione. 
Prossimo evento in programma sarà il Festival dell’Appennino (a partire dal 19 maggio), che lo scorso anno ha raggiunto le 3000 presenze. Probabilmente grazie a questo progetto riusciremo anche noi a scoprire luoghi che il territorio ha tenuto nascosti per troppo tempo.