Fallimento Vitawell, sequestri preventivi eseguiti dalle Fiamme Gialle

Fallimento Vitawell, sequestri preventivi eseguiti dalle Fiamme Gialle

Riguardano un immobile di Piacenza e quote sociali di attività d'intrattenimento sulla costa adriatica

Per gli inquirenti gli approfondimenti investigativi sviluppati nell’ultimo anno dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria hanno permesso di riscontrare il coinvolgimento diretto di alcuni componenti della famiglia SCARAMUCCI nel crac del predetto “Gruppo”, attive nel settore del “benessere” e della “cosmetica” fino al 2004.
L’analisi degli investimenti successivi al suo default ha consentito di accertare che parte dei proventi delle condotte delittuose è stata reinvestita, con la compiacenza di soggetti “prestanome” nazionali, nelle attività di intrattenimento “GATTOPARDO” di Alba Adriatica (TE) e “BAGNI MEDUSA” di San Benedetto del Tronto (AP).
Inoltre, grazie anche alla collaborazione di svariate Autorità Giudiziarie estere (Svizzera, Lussemburgo, Principato di Monaco, Cipro), è stato possibile ricostruire la destinazione di parte delle somme distratte dal patrimonio di una delle società fallite.
Dette somme – accreditate sul conto svizzero denominato “GHIANDA” e intestato al consulente dei SANSONI ( si tratta di Antonio Gobbi, fiscalista che, oltre a far parte del Collegio sindacale della J. Klebs, appare nella vicenda della “lista Pessina– sono state impiegate, mediante l’ausilio di due società fiduciarie, nell’acquisto di un immobile di pregio sito nel centro storico di Piacenza. Si tratta di una intera palazzina composta da un piano seminterrato e altri tre fuori terra (valore di circa 700 mila euro). In realtà su quel conto c'era qualche milione di euro. Gobbi nell'interrogatorio reso a suo tempo in Procura pare abbia sostenuto che abbia perso molto giocando in borsa.  
Le indagini delle Fiamme Gialle, dirette dal Procuratore della Repubblica Dr. Michele Renzo e dai Sostituti D.ssa Cinzia Piccioni e Dr. Ettore Picardi, hanno permesso di  richiedere e ottenere, dal Giudice per le Indagini Preliminari Dr. Carlo Calvaresi, il sequestro preventivo dell’intero capitale sociale delle società che gestiscono le attività “GATTOPARDO” e “BAGNI MEDUSA” ( si tratta di 68 mila euro), nonché l’immobile di Piacenza riconducibile al fiscalista della famiglia Sansoni, Antonio Gobbi..
Con tutta probabilità Gibbi quando fu interrogato ad Ascoli non venne arrestato come accadde per i fratelli Sansoni, perché sta collaborando con gli inquirenti. 
La Guardia di Finanza precisa che le attività Il Gattopardo e Medusa continuano a funzionare regolarmente. Il sequestro preventivo delle quote sociali è stato operato per evitare dismissioni o cessioni delle società medesime. Gli investigatori stanno ancora cercando di capire chi ci sia dietro un altro conto estero denominato "Pastificio". E su questo probabilmente Gobbi non ha detto nulla poichè a distanza di oltre un anno si cercano i personaggi ricnducibili al conto estero.