Maltignano, sconcerto per l'emissione di idrocarburi

Maltignano, sconcerto per l'emissione di idrocarburi

La popolazione di Caselle costretta a convivere con periodici odori nauseabondi

Un fatto che ha generato preoccupazione e disagi per la popolazione di Maltignano, della vallata del Tronto e della attività su di essa insistenti.
Questo fatto generatosi , secondo le prime indiscrezioni , in attività all’interno del territorio di Maltignano conferma le tesi, le preoccupazioni e le prese di posizioni ad esse conseguenti, che questa amministrazione ha espresso nelle sedi opportuno da almeno tredici anni.
Quindi prosegue nella richiesta  che abbia finalmente termine una situazione di difficile convivenza,qualche volta impossibile, soprattutto tra  la popolazione di Caselle, costretta a convivere con periodici odori nauseabondi, ed alcune attività produttive.
L’ amministrazione comunale di Maltignano, soprattutto in attesa dei rapporti e dei risultati di analisi degli accertamenti eseguiti ieri, conferma che non intende criminalizzare alcuno né perseguire politiche che potrebbero metter a rischio posti di lavoro.
Chiede solo chiarezza sulla compatibilità ambientale di determinate attività, già da tempo richiesta e sulla quale ancora gli organi preposti non hanno  ufficializzato la propria  posizione.
Tale verifica di compatibilità , oltre ai citati disagi, innumerevolmente segnalati anche da questa amministrazione, riguarda soprattutto la  prossimità della sponda del fiume Tronto, la collocazione di alcune attività in zona identificata esondabile dall’attuale PAI e l’eccessiva vicinanza da una località, quale quella di Caselle, sui cui insistono siti sensibili come la scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II” e gli impianti sportivi.
Queste valutazioni stridono con l’autorizzazione della Regione Marche datata 1997 sulla quale certe determinazioni tecniche sono assenti o non rispondenti alla realtà, riflessioni  già ufficialmente manifestate da questa amministrazione nelle conferenze dei servizi opportune e nonostante le  quali la stessa Regione Marche, che stranamente predilige zone di confine per individuare determinati siti, non sottopose determinate attività al VIA ( valutazione di impatto ambientale).
Il fatto che i gravissimi fatti registrati ieri non siano stati segnalati  né da questa amministrazione né dalla popolazione di Caselle, dimostra che il problema di convivenza con  determinate attività non rappresenta solo un dualismo tra questa amministrazione e qualche impresa privata e le sua maestranze, ma interessa l’intero territorio visto che le emissioni sono state avvertite nella zona industriale, nelle confinanti attività del comune di Ascoli ed , in caso di ipotetica combustione, questa poteva interessare la rete fognaria di buona parte della vallata del Tronto. Insomma l’Amministrazione comunale chiede il coinvolgimento di tutte le istituzioni interessate perché questo, da ieri, è diventato un problema di tutti.
Di conseguenza, per evitare ulteriori  e gravi conseguenze, come questa ultima  , l’Amministrazione continuerà nella segnalazione di disturbi e disagi alla quotidiana convivenza, a tutela della popolazione residente e fidando che certi fatti  accelerino una soluzione condivisa per evitare ulteriori situazioni oramai  non più tollerabili.