Ripaberarada (castignano) - “Sono incazzato – dice Egidio Sisti – Nella mia famiglia ho avuto mio padre e mia madre morti di tumore e ora ho altri due casi. Ho scritto lettere raccomandate a tutti senza avere mai risposta. E' ora di avere chiarezza”.
Egidio Sisti abita a Ripaberarda, nel territorio di Castignano. E ieri sera nell'assemblea pubblica sul tema del trasferimento dei rifiuti urbani della provincia di Ascoli Piceno presso la discarica Geta, situata nell'alto Bretta, sotto Ripaberarda, insieme ad altri cittadini ha voluto risposte certe circa la durata di soli sei mesi di questa ordinanza.
In molti hanno testimoniato il fatto che l'incidenza dei tumori nella zona di Ripaberarda risulterebbe superiore di tre volte a quelli di Ascoli Piceno.
Gli abitanti vogliono che sia effettuato uno studio specifico per verificare se questo dato è veritiero. Da parte loro c'è questa drammatica statistica di vita che li attanaglia e crea lutti nelle case.
Ieri sera a Ripaberarda erano presenti il presidente della Provincia Paolo D'Erasmo, il sindaco di Ascoli Guido Castelli, il sindaco di Castignano Fabio Polini e il consigliere provinciale Sergio Corradetti.
Molti cittadini volevano sapere che tipo di rifiuti pericolosi fossero smaltiti nella discarica della Geta da Castelli perché la discarica, come quella chiusa dell'Ipgi sono in territorio di Ascoli Piceno confinante con Ripaberarda.
Castelli ha risposto che il Comune di Ascoli non ha competenza sui controlli perché quella discarica è privata e ha un'autorizzazione regionale, quindi i controlli dipendono dall'Arpam.
“Vorrei rassicurarvi però – ha detto Guido Castelli – perché insieme ad Ascoli Servizi Comunali (la società pubblica che gestisce la raccolta dei rifiuti ad Ascoli Piceno e la discarica di Relluce, anch'essa pubblica, ndr) presenteremo tra qualche giorno un esposto alla Procura della Repubblica perché controlli la situazione viste le tante istanze giunte al Comune come quelle che stasera voi ci ponete”.
Il presidente D'Erasmo ha rassicurato che stasera nell'Ata Rifiuti riunita in Provincia si dibatteranno diverse prospettive: l'autorizzazione alla realizzazione della sesta vasca di Relluce, il trasporto di rifiuti in Germania o nella discarica di Fermo.
I problemi non sono pochi. Ascoli Servizi Comunali ha chiesto come mai dall'11 settembre 2011 gli uffici della Provincia di Ascoli Piceno non hanno mai detto se si potesse o meno realizzare la sesta vasca a Relluce.
A tutt'ora no si sarebbe in emergenza. Castelli ha fatto presente a D'Erasmo che mancherebbe solo un mese per definire la pratica della sesta vasca a Relluce. Il primo cittadino di Ascoli ha fatto presente poi che presso la discarica di Relluce, l'unica autorizzata dal piano regionale dei rifiuti con centro (Tmb) di trattamento dei rifiuti (una struttura del costo di circa 5 milioni di euro), c'è la tariffa di smaltimento più bassa per i cittadini (58 euro a tonnellata).
D'Erasmo ha risposto che tutte le ipotesi sono in campo ma saranno i sindaci dell'Ata Rifiuti a prendere le decisioni.
Non è mancata l'evidenza di un
problema coma la discarica dismessa dell'Ipgi, sempre nell'alto
Bretta, che il Comune di Ascoli Piceno ha chiesto di bonificare al
proprietario perché sono evidenti le emissioni di percolato
all'esterno.
Qui s'inserisce l'interesse alla riapertura da parte di
Picenambiente Spa, che raccoglie i rifiuti per tutti gli altri comuni
tranne Ascoli Piceno, che ha acquistato dall'Ipgi i diritti di
sfruttamento di quella discarica che al momento non ha alcuna
autorizzazione né da parte della Regione Marche e con il parere
contrario del Comune di Ascoli Piceno.
Il dottor Scaramucci, consigliere di Casignano, ha puntato sull'aumento della raccolta differenziata: se si raggiungessero i limiti imposti dalla legge, invece di 56 mila tonnellate di rifiuti smaltiti in discarica se ne conferirebbero solo 9 mila.
"Altro che "Parco dell'Ascensione e dei calanghi" - ha sottolineato Luigi Cava - Quì mentre si cercano strade alternative per valorizzare il nostro territorio arrivano all'improvviso norizie come quella del conferimento di rifiuti nell'alto Bretta che vanificano in sostanza e come immagine i nostri sforzi. Per fortuna, e ringrazio il sindaco Polini per questo, il Consiglio comunale di Castignano all'unanimità ha votato un preciso documento".
Una notizia positiva c'è stata, anche
se in altro settore, per i cittadini di Castignano e Ripaberarda: la
Provincia di Ascoli Piceno tra un mese eseguirà l'asta per i lavori
sulla strada provinciale Ripaberardese, la famosa “strada a scale”,
per un importo di 900 mila euro.