'Giustizia, libertà e amore', 25 Aprile con il vescovo D'Ercole

'Giustizia, libertà e amore', 25 Aprile con il vescovo D'Ercole

William Scalabroni: ' Non bisogna abbassare la guardia: l'Isis vuole di nuovo uno stato oppressore dei valori di libertà'

Ascoli - Inizia con una “cattiveria” il discorso per il 70° anniversario della Liberazione per William Scalabroni. presidente provinciale dell'Anpi: i manifesti di un partito che umiliano questa data così importante per l'Italia.



Bella Ciao è stato un suggello in questa giornata che già aveva fatto la sua apparizione presso il Circolo Piagge 80 con la serata “Aspettando il 25 Aprile.


Un anniversario questo che per la prima volta non ascolta fischi e proteste grazie anche al rilevante lavoro fatto dall'Anpi nelle scuole per diffondere il vero spirito di queste manifestazioni con l'impegno a far comprendere l'ineludibile valore della memoria. “La resistenza c'è anche oggi – dice William Scalabroni – l'Isis rappresenta la volontà di sopprimere ogni libertà prefiggendosi uno stato dittatoriale sotto mentite spoglie di religiosità. Per questo occorre tenere alta la guardia”.


Per la prima volta sull'altare del sacrario di San Marco c'è un vescovo: Giovanni D'Ercole. Da quando è arrivato ad Ascoli Piceno è sempre stato vicino al mondo del lavoro che oggi genera indicibili preoccupazioni alle famiglie. Ieri a San Marco per il 25 Aprile, 70° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ha voluto interpretare i colori della bandiera italiana che avvolgeva l'altare. Nel filmato la spiegazione dei simboli: verde è la Giustizia, bianco è la Libertà, rosso è il Coraggio del sangue versato che diventa amore.