Diocesi del Piceno. Referendum: partecipare informati

Diocesi del Piceno. Referendum: partecipare informati

Convegno giovedì 5 giugno alle ore 18.30 in presenza (Sal Morgante di Casa Regina Apostolorum) e online (sul canale Youtube del giornale L’Ancora online).

L’8 e 9 giugno i cittadini italiani sono chiamati a esprimersi su cinque quesiti referendari, un momento importante di democrazia diretta.

I quesiti referendari chiamano a pronunciarsi su importanti questioni del lavoro e della cittadinanza, motivo che ha spinto i Vescovi italiani ad invitare “ad un attento discernimento” per una partecipazione al voto consapevole.

Raccogliendo lo spirito di un tale incoraggiamento, le Caritas diocesane e gli Uffici di Pastorale Sociale e del Lavoro delle diocesi picene e le ACLI provinciali di Ascoli Piceno promuovono per Giovedì 5 giugno dalle 18.30 alle 19.30, un convegno su “Referendum 8-9 giugno. Partecipare informati”.

Il convegno si svolgerà sia nella modalità in presenza con ritrovo presso la sala Morgante di casa Regina Apostolorum di Ascoli Piceno (via Lungo Castellano Sito V n. 56) sia nella modalità on line attraverso il canale YouTube del Giornale L’ancora On line (@ancoraonline3227 di YouTube).

Dopo i saluti di Franco Veccia responsabile Marche Pastorale Sociale e del Lavoro e Giampiero Giorgi dell’Ufficio di Presidenza ACLI Ascoli Piceno, il programma prevede gli interventi di Stefano De Martis, notista politico Agenzia SIR, di Mariangela Perito della Presidenza nazionale ACLI, del Vescovo Gianpiero Palmieri, Vice Presidente CEI. Moderatore Giorgio Rocchi, direttore della Caritas diocesana di Ascoli Piceno.

Come sostengono gli organizzatori “L’informazione è il presupposto per la partecipazione e la partecipazione consapevole è la base di una reale democrazia. In questo – evidenziano - ci sentiamo di condividere l’incoraggiamento del Presidente Mattarella: “battersi affinché non vi possano essere analfabeti di democrazia è una causa primaria, nobile, che ci riguarda tutti””.

L’occasione nasce per capire meglio e determinarsi a partecipare al voto, come occasione di democrazia diretta e fiducia negli strumenti che i cittadini hanno a disposizione per la partecipazione democratica. “Si tratta in effetti – sostengono gli organizzatori - di un incoraggiamento esplicito a votare vista una certa stanchezza e disaffezione crescenti verso la partecipazione alle urne.”