Il giornalista era stato segretario del sindacato regionale e fiduciario marchigiano della Casagit.
Giovanni Giacomini, un collega e un caro amico, è scomparso il 31 agosto all'età di 78 anni. Anima del Il Resto del Carlino, una carriera tutta svolta all'interno del giornale, dallo sport alla cronaca, e negli ultimi anni alla guida della redazione del Piceno.
Lo voglio ricordare con due fatti di cronaca che ci hanno visto lavorare insieme: due situazioni di rilievo nazionale. Io in quei tempi ero un fotoreporter e Giovanni amava le incursioni fuori dalla redazione di Ascoli Piceno. Il primo episodio coniugava in sé l'Ascoli Calcio, che Giovanni seguiva con particolare attenzione, e la cronaca giudiziaria. Parlo dell'arresto del calciatore bianconero Gasparini catturato presso l'albergo di S. Marco dove la squadra era in ritiro. Ne venne fuori un'esclusiva. Giovanni Giacomini aveva avuto una “soffiata” e quindi filammo in auto all'alba sul colle e ci nascondemmo dalla vista delle Forze dell'ordine che dovevano arrivare per eseguire il proprio mandato. Ad un certo punto, visto che gli agenti della Questura non si vedevano, iniziammo anche a dubitare che si concretizzasse quell'azione. Il tempo tra l'altro era brumoso. Poi ad un certo punto l'azione all'improvviso prese forma e fotograficamente io ripresi il calciatore che veniva portato via dalla polizia. Giovanni registrò per i lettori una cronaca puntuale e avvincente, come era solito fare vista la sua buona penna. L'altro fatto di cronaca che tirò in ballo Il Resto del Carlino fu la storia che vide protagonisti il cantante lirico Carlo Cava e sua moglie Carla Piro. In passato la signora Piro era stata legata al famoso pittore Renato Guttuso. E dopo la morte dell'artista, intraprese una causa legale per l'eredità, sostenendo di aver avuto da Guttuso un figlio, Antonello Cuzzaniti. Fu una storia che venne poi ripresa da molti periodici e tenne Ascoli Piceno alla ribalta della cronaca per molti mesi. Anche in quell'occasione il fatto ci vide insieme (io e Giovanni) nascosti tra la boscaglia nella zona di Marino del Tronto dove Carlo Cava possedeva una villa.
Caro Giovanni mi piace ricordarti così, senza il solito e abusato coccodrillo, ma in azione, io con la mia Nikon e tu con penna e taccuino.
Buon viaggio e buona cronaca.
Chi vuole salutare Giovanni Giacomini può farlo fino alle 15.30 di martedì 2 settembre presso la Casa Damiani, poi alle 16.30 presso il cimitero di Ascoli Piceno dove avverrà una benedizione della salma.
Alla moglie Mariella e ai figli Elisa e Marco vanno le mie condoglianze e quelle della redazione