Uil pensionati, metano ma quanto mi costi!

Uil pensionati, metano ma quanto mi costi!

L’azienda di proprietà del comune dovrebbe tener conto degli aspetti sociali

Riguardano le questioni sollevate da questa segreteria della UIL Pensionati di Ascoli sulla composizione delle voci e di costi della cd bolletta del gas metano. Leggendo le argomentazioni della Piceno gas non ci sembra di rilevare una smentita quanto affermato dalla scrivente.
Ci corre però l’obbligo, senza amor di polemica, di precisare quanto segue:
1.quota fissa: è vero che “la matematica insegna” infatti basterebbe percentualizzare l’aumento (sia esso mensile e/o bimestrale) e vedremmo l’incremento dello stesso. Inoltre basta moltiplicare il valore della medesima voce per il numero degli utenti (21000 secondo l’azienda che sta ampliando la sua presenza anche in comuni diversi dal capoluogo) e vedere gli effetti;
2.vettoriamento: viene detto che prima del 2003 la voce “era unica e non separata” e dal quella data è stata scorporata. Noi non mettiamo in dubbio questa affermazione però, nella chiarezza e per la trasparenza della bolletta, sarebbe stato corretto informare l’utente di questa innovazione, che non ci sarebbero stati effetti e il valore dell’incidenza di questa voce sulla bolletta stessa (è una percentuale, una voce fissa a che cosa si riferisce specificatamente il servizio?).
Si dice che il vettoriamento riguarda il trasporto del gas fino all’utente. Se così fosse è come andare ad acquistare un frigorifero nella grande distribuzione dove ti dicono il costo è “x” se poi
dobbiamo portarlo a casa occorre aggiungere “y”(pagare il trasporto). Ma il gas, a nostro modesto
avviso, è altra cosa!
Infine l’azienda essendo di proprietà  del comune dovrebbe tener conto degli aspetti sociali.
Infatti da tempo sostentiamo una revisione del valore dell’IVA tra il periodo estivo e quello invernale per non gravare l’utente di costi.
Cogliamo inoltre l’occasione per proporre:
1.l’invio della bolletta tramite e-mail: si ridurrebbero costi e carta;
2.l’introduzione (come per la TARSU) di una agevolazione sociale per gli ultrasettantenni da verificare tramite l’ISEE;
3.una lettura più corta (o automatizzata) dei consumi reali al fine di evitare i forti squilibri tra le bollette estive e quelle invernali.
A questa nostra valutazione ovviamente non ne seguiranno altre di eventuale risposta alla azienda al fine di evitare inutili e sterili polemiche.