Sisma2016: 3,5 milioni per intervento demolizione e ricostruzione Caserma Carabinieri di Montemonaco (AP)

Sisma2016: 3,5 milioni per intervento demolizione e ricostruzione Caserma Carabinieri di Montemonaco (AP)

Roma, 6 Apr - La Conferenza dei servizi permanente ha approvato il progetto per l'intervento di demolizione e ricostruzione della caserma dell'Arma dei Carabinieri di Montemonaco (Ascoli Piceno), per un valore di 3,5 milioni di euro. L'edificio è stato gravemente danneggiato dal sisma del 2016 e il progetto prevede la demolizione dell'attuale struttura e la sua ricostruzione con lo scopo di accorpare le sedi dei Carabinieri Forestali del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e dei Carabinieri Territoriali di Montemonaco, ottimizzando così risorse e spazi.

Il finanziamento, programmato dall'Ordinanza Speciale n. 27 è di 3,3 milioni di euro, è suddiviso tra la Struttura Commissariale, che contribuirà con circa 2.2 mln di euro e l'Agenzia del Demanio (1,1 mln). L'incremento del costo dell'opera, rispetto al finanziamento iniziale, sarà a carico della contabilità del Commissario.

Ora si procederà alla chiusura della progettazione esecutiva e alla successiva messa a gara dei lavori. Il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, ha commentato: "L'approvazione di questo progetto rappresenta un passo fondamentale nel cammino di ricostruzione e miglioramento delle infrastrutture al servizio della comunità dell’Appennino centrale. Questa operazione non solo garantirà una maggiore efficienza e funzionalità per le forze dell'ordine di Montemonaco, ma rappresenta anche un modello di come intendiamo procedere nella ricostruzione: investendo le risorse per strutture sicure, che agevolino la presenza e lo svolgimento dei servizi essenziali. Desidero esprimere il mio sincero ringraziamento al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, all'Ufficio Speciale per la Ricostruzione e al sindaco Francesca Grilli, per un lavoro di squadra quotidiano che ci ha condotti anche a questo risultato”.