un ruolo di sensibilizzazione verso i cittadini. Nessuno meglio di un esercente entra direttamente in contatto con i consumatori, perchè è colui che ha il rapporto diretto con il territorio, entra in contatto con gli stati d’animo della gente, ne raccoglie gli sfoghi e gli umori. «L’impegno è rivolto anche al nostro interno – afferma Igino Cacciatori, presidente della Confcommercio picena – infatti, nel momento in cui ci renderemo conto che in un locale non verrà fatta rispettare la legge, interverremo con un’opera di sensibilizzazione sul danno sociale che sta arrecando ai suoi clienti (un cliente vale più di un bicchiere di alcol), sul danno di immagine che reca al suo locale (verrà considerato poco affidabile dai consumatori) e sul danno economico (un bicchiere in più venduto una sera vale meno di tante altre consumazioni vendute in meno le sere successive)». «L’iniziativa dei ministeri dell’Interno e delle Politiche giovanili e attività sportive – aggiunge il direttore Giorgio Fiori – è degna di merito e quanto mai lodevole ed ognuno deve intervenire con i propri mezzi per contrastare l’uso errato di alcol e prevenire la perdita di vite umane».