"Fitta collaborazione tra Regione Marche, Abruzzo, Commissario ricostruzione e la maggior parte degli Enti del Cotuge, dal 18 dicembre diremo basta a tentativi di privatizzazione della montagna".
“La
nuova gestione del Cotuge, che vede una stretta collaborazione tra
Regione Marche, Regione Abruzzo, Commissario alla ricostruzione e la
maggior parte degli Enti del Consorzio, certifica il fallimento e le
tante responsabilità della precedente direzione a guida Camillo
D’Angelo”. Così il presidente del Cotuge, Marco Fioravanti, ha risposto
alle recenti dichiarazioni del Sindaco di Valle Castellana e Presidente
della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo.
“Comprendo il suo
nervosismo, visti i 15 anni di fallimentare gestione del Cotuge: nessun
investimento, nessuna manutenzione e impianti abbandonati a loro stessi,
fino a giungere alla scadenza della loro vita tecnica. Oggi, però, non
possiamo assistere al paradosso per cui chi non ha prodotto risultati
per 15anni punta il dito contro chi, in appena due anni, è riuscito a
reperire 12 milioni di euro per rilanciare l’impianto e garantire un
nuovo futuro a Monte Piselli. L’ennesimo tentativo di distorcere i
fatti, oltre a supponenza e arroganza, con dichiarazioni in cui D’Angelo
dice di “dover tornare a far lezione agli ascolani”, e affermazioni non
veritiere, come quelle per cui “il Commissario avrebbe revocato al
Cotuge la gestione della ricostruzione del nuovo impianto di Monte
Piselli”. D’Angelo mente sapendo di mentire: il Cotuge, in pieno accordo
con il Commissario alla Ricostruzione, ha individuato l’Ufficio
Speciale per la Ricostruzione come soggetto attuatore per la
realizzazione del nuovo impianto. Il soggetto attuatore, vale la pena
ricordarlo a D’Angelo che forse non è sempre attento durante le
Assemblee, è cosa diversa dalla stazione appaltante. Il Cotuge ha
sottoscritto una convenzione con la stazione appaltante qualificata del
Comune di Ascoli Piceno, che d'intesa con USR potrà comunque essere
coinvolta o di supporto, fermo restando come soggetto attuatore ex
decreto 189/016 l'Ufficio speciale di ricostruzione. Il Cotuge, tra
l’altro, ha già predisposto DIP, PFTE e relazioni geologiche, ed è in
fase di richiesta pareri: anche su questo, D’Angelo avrebbe fatto meglio
a tacere piuttosto che incappare in una brutta figura. Dal 18 dicembre
comunque, dopo l’iniziativa pubblica “Liberiamo Monte Piselli”, per la
nostra montagna si aprirà un nuovo capitolo. Grazie alla sinergica
collaborazione del Cotuge con la Regione Marche guidata da Francesco
Acquaroli, la Regione Abruzzo guidata da Marco Marsilio, il Commissario
alla ricostruzione Guido Castelli, abbiamo portato sul territorio ben 12
milioni di euro, per dare un futuro alla montagna e renderla sempre più
aperta, fruibile e attrattiva per le nostre comunità. Ne approfitto,
anzi, per ringraziare anche la Provincia di Ascoli, il Comune di
Folignano, il Comune di Campli, il Comune di Civitella del Tronto e il
BIM per il sinergico lavoro di questi anni: collaborazione,
responsabilità e visione sono le caratteristiche che hanno permesso di
costruire una visione territoriale alla quale solo D’Angelo non ha
voluto prendere parte. Adesso, però, è arrivato il momento di dire
“basta” ai tentativi di privatizzazione della montagna e lo dimostreremo
durante l’appuntamento del 18 dicembre. Ovviamente anche D’Angelo è
invitato a partecipare: per un confronto trasparente e per capire se
vorrà ravvedersi ed essere protagonista – anche lui insieme al resto del
territorio - del rilancio di Monte Piselli”.