Le forze di opposizione condannano con fermezza il comportamento del
Sindaco Fioravanti che, ancora una volta, ha scelto di strumentalizzare
politicamente un fatto grave e delicato, pur di alimentare una campagna
elettorale permanente, senza rispondere nel merito dell’interrogazione
presentata dai gruppi di minoranza sull’operato della Polizia Municipale
lo scorso 25 aprile.
Anziché assumersi le proprie responsabilità
istituzionali, il Sindaco ha preferito scaricare ogni responsabilità
sugli agenti, fuggendo da un confronto politico serio e cercando rifugio
nel solito copione del vittimismo. Non a caso, "casualmente", è
comparsa un'interrogazione da parte della maggioranza, costruita ad arte
per provare a generare confusione e capovolgere la realtà. Un tentativo
maldestro, che però non ha funzionato, nonostante i numerosi escamotage
messi in campo per evitare la discussione delle nostre legittime
richieste.
Il primo cittadino confonde sistematicamente la critica
politica – sacrosanta e doverosa – con l’attacco personale, mistificando
i ruoli istituzionali. La verità è che quanto accaduto il 25 aprile
dimostra un grave cortocircuito comunicativo tra la Polizia Municipale e
la Questura.
Se invece di interventi discutibili, con modalità e
toni inappropriati, si fosse instaurato un dialogo chiarificatore con
le forze dell’ordine statali intervenute, oggi non ci troveremmo in
questa situazione.
Il vero fomentatore di divisioni in città è
proprio il Sindaco, che in ogni occasione cerca un nemico da attaccare,
pur di evitare di affrontare i veri problemi di Ascoli: dalla salute
mentale, sempre più ignorata, ai bisogni dei più deboli e dei
dimenticati. È sconcertante constatare che, a distanza di giorni, il
Sindaco non abbia ancora espresso un gesto di vicinanza
all’imprenditrice coinvolta, cosa che avrebbe potuto fare semplicemente
scendendo dal suo ufficio.
Noi continueremo a svolgere con
determinazione il nostro ruolo, denunciando l'uso distorto delle
istituzioni per fini propagandistici e chiedendo chiarezza su ciò che è
accaduto, in nome della trasparenza e del rispetto dei cittadini.
I partiti e i gruppi consiliari di opposizione di Ascoli Piceno