«I pazienti del Sert non sono zombi barcollanti»

«I pazienti del Sert non sono zombi barcollanti»

«Delusione nel vedere il Servizio equiparato ad una discarica»

Così Marco Quercia, Direttore Dipartimento Dipendenze Patologiche e Giovanni Stroppa, Direttore Area Vasta 5.
«Indipendentemente dalla decisione di trasferirlo e soprattutto dove collocarlo, oggetto certamente di guerra tra quartieri, non si può non esternare un sentimento di sconcerto e di profonda intima delusione, nel vedere il proprio Servizio equiparato ad una “discarica”, i propri pazienti a “zombi barcollanti”, sempre pronti a delinquere e distruggere - proseguono - In realtà siamo convinti di dirigere un servizio in cui molti giovani escono da quelle situazioni tragicamente ed impropriamente descritte, per riassumere una condizione dignitosa e proiettata verso un recupero ed una riabilitazione all’interno di una società che purtroppo oggi poco fa per “ispirare” tale positivo recupero, anzi fa di tutto per “nascondere” ed emarginare un pezzo di se stessa, certamente il più debole, il più fastidioso ed incomodo.
Il Ser.T. è in realtà il punto di riferimento per tanti giovani bisognosi di cura, ma anche di tante famiglie necessitanti di un supporto per vivere una situazione così difficile ed impegnativa, di molti giovanissimi oggetto di interventi precoci e quindi preventivi e non ultimo di tanti altri soggetti, pur non “zombi barcollanti”, ma ugualmente in difficoltà, vedi il fenomeno alcool, gioco d’azzardo, fumatori di tabacco ecc. In ogni caso, a Monticelli, a Porta Maggiore o a San Marco, noi continueremo a credere ed a impegnarci nel nostro lavoro, nel pieno rispetto dell’utenza e del territorio che andremo ad occupare».