sensibilità e la tecnica prediletta, hanno offerto un’interpretazione del “Mito”, cioè un accadimento, un personaggio che resta per vari motivi impreso nella memoria collettiva di ogni tempo. Di altissimo livello le firme delle opere esposte: Schifano, Rotella, Angeli, Fioroni, Warhol, Manera (protagonista di una monografica alla Palazzina lo scorso anno), Lodola, Nespolo, Kostabi, Ronda, Rizzetti, Veronesi, Carotti, Panichi, Luzi, Rossi, Leccese.