Tra le tante iniziative che si susseguono nel tempo, finalizzate a sempre più sviluppare i rapporti tra le due realtà, sia dal punto di vista economico-commerciale che culturale e religioso , quest’anno va annoverata anche la tradizionale “Festa del Covo” di Campocavallo di Osimo, giunta al settantesimo anniversario ( è infatti nata il 13 agosto 1939). Gli abitanti della frazione, sede di una famoso santuario dedicato alla Vergine Maria gestito da una Confraternita Religiosa Francescana, hanno realizzato una “copia” della famosa Cattedrale di San Basilio di Mosca, intrecciando a mano milioni di spighe di grano, per il cui lavoro si sono spesi oltre duecento persone in più di sei mesi. Il manufatto supera i 6 metri di altezza, i 5 di larghezza e i 3 di profondità.
L’avvenimento – che cade nel 450° anniversario della costruzione della Cattedrale Moscovita, conosciuta dai fedeli con il nome di Cattedrale Pokrovskiy, ovverosia del “Manto della Madonna”, rappresenta un ulteriore passo in avanti di quella politica diplomatico-culturale che Le Marche – sia l’Ente Regione che il Consolato russo – stanno compiendo in direzione di un sempre più stretto rapporto tra l’Italia e la Federazione di Russia, tra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa di Mosca.
Il Console Onorario della Federazione Russa nelle Marche, prof. Armando Ginesi, ha partecipato, assieme al Pope Padre Gennadiy Tkach del Patriarcato di Mosca, alla giornata di festa, su espresso invito di un autorevole rappresentante del Comitato del Covo, il dott. Raimondo Orsetti, Dirigente del Servizio Internazionalizzazione della Regione Marce.
Dopo una messa solenne in Santuario, alla quale ha partecipato anche la delegazione ortodossa, le autorità, fra cui il Presidente della Regione Gian Mario Spacca e il Sindaco di Osimo Simoncini, hanno seguito la processione che tradizionalmente attraversa il Paese, fino al sagrato del Santuario, dove si sono svolti gli interventi da parte dei rappresentanti delle autorità.
L’opera verrà presentata il prossimo 28 agosto a Mosca, presso il piano terra dei Magazzini Gum, sulla Piazza Rossa, a pochi metri dunque dall’edificio sacro reale. Essa va ad aggiungersi ai tanti altri manufatti realizzati negli anni trascorsi e che hanno rappresentato i Santuari di Lourdes, Fatima, Czestochowa, Santiago di Compostela, Lujan, Altoetting, Assisi, San Giovanni Rotondo, Padova, Venezia, Copertino, Divino Amore di Roma e così via.