Ancona - “Pari
 opportunità significa garantire pari diritti e dignità ad ogni persona 
sulla base di regole civiche fondate sul rispetto e sull’uguaglianza”.
 Da questo principio, rimarcato dall’assessore ai Diritti e Pari 
opportunità, Paola Giorgi,  è nato l’incontro con i rappresentanti 
delle Associazioni impegnate nel contrasto all’omofobia operanti sul 
territorio. 
Presenti Alessandro Paternesi Associazione Diritto
 Forte, Jacopo Cesari Arcigay, in rappresentanza anche dell' Agedo 
(associazione genitori di Omosessuali), Germana Pietrana Sgalla di ARCI.
 Presenti all'incontro anche Giulia Capriotti e Claudio Carcas della 
Rete Studenti Medi Marche e Claudia Canzian rappresentante
 d'istituto del Liceo " Stabili" di Ascoli Piceno. 
Insieme,
 per discutere dell’attivazione dei Centri d’ascolto per la prevenzione e
 riduzione del disagio determinato dalla discriminazione per 
l’orientamento
 omosessuale ed eterosessuale o dalla identità femminile e 
maschile. 
L’incontro si è tenuto nel pomeriggio di ieri nella sede 
regionale a ridosso della Giornata internazionale contro l’omofobia, 
promossa dall’Unione europea a seguito della risoluzione del Parlamento
 europeo del 26 aprile 2007 del 17 maggio.
Gli
 studenti hanno manifestato la necessità di mettere in atto iniziative 
di sensibilizzazione verso la tematica ancora troppo dibattuta 
soprattutto
 in alcuni ambiti e già sono stati individuati alcuni percorsi condivisi
 e attivati in maniera comune da tutti i presenti, ma che mirano ad 
ampliare l'interesse e il coinvolgimento. 
L’assessore
 Giorgi ha illustrato le misure adottate dalla Regione premettendo 
che “l’omofobia è una forma di violenza contro la persona, per questo
 lavoriamo 
attivando ogni misura necessaria a sensibilizzare e arginare pericolosi 
fenomeni.  
Abbiamo intrapreso un percorso di civiltà necessario e 
fondamentale per dare concretezza al principio fondante della nostra 
Costituzione che ci ricorda che la libertà è sempre
 un diritto per tutti”.
L’attivazione
 di Centri d’ascolto per la prevenzione e riduzione del disagio 
determinato dalla discriminazione per l’orientamento omosessuale è
 prevista dalla legge regionale 8/2013, vengono finanziati con specifica
 delibera di Giunta. 
Il servizio, che dovrà avviare supporto e sostegno 
psicologico, colloqui, creazione di percorsi personalizzati di uscita 
dal disagio e dalla discriminazione tendenti
 a favorire nuovi progetti di vita e di autonomia, sarà offerto da una 
figura di professionista scelta attraverso apposita selezione. 
Sarà operativa nei cinque Centri di ascolto contro l’omofobia previsti 
nei centri antiviolenza (Cav) delle province di Ancona,
 Fermo, Macerata, Pesaro e Ascoli Piceno. 
“Il servizio – specifica 
Giorgi - nasce dall’iniziativa legislativa di cui sono stata promotrice e
 prima firmataria e oggi viene concretizzata perché l’uguaglianza e il 
rispetto dei diritti necessitano di azioni concrete”.