"Arrampicatori" a Palazzo Ducale di Urbania

"Arrampicatori" a Palazzo Ducale di Urbania

I volontari ripuliranno dalla erbacce la facciata dello storico palazzo

Sarà questo lo scenario che si presenterà domani mattina (sabato 14 luglio) e nei giorni seguenti a chi si recherà a visitare Palazzo Ducale di Urbania. L’operazione, denominata ‘Palazzo Pulito’, prevede una ripulitura da arbusti, erbacce e quant’altro della storica facciata di Palazzo Ducale che da sul fiume Metauro. Da anni l’amministrazione comunale sta cercando di intervenire sullo storico edificio e l’intera area adiacente, da dove è possibile ammirare uno degli angoli ‘cartolina’ della cittadina, al fine di rendere il tutto pulito dalla vegetazione. Un impresa un po’ impossibile, vista la collocazione adiacente al fiume e ai costi da sostenere.
Fortunatamente l’impresa di ripulitura sarà possibile grazie agli esperti arrampicatori volontari dell’associazione Il Ghiro di Urbania. Per diversi giorni a più riprese, tre ragazzi si caleranno in cordata per le operazioni di pulizia. Oltre alla facciata dell’edificio cinquecentesco, i tre volontari si caleranno anche da alcuni palazzi privati e dal ponte, facendo così pulizia in un angolo tra i più suggestivi e visitati dell’antica Casteldurante. L’imponente edificio, progettato dall’architetto Francesco di Giorgio Martini e poi ristrutturato da Girolamo Genga nella prima metà del XVI secolo, ospita il museo civico, la biblioteca, la pinacoteca, mediateca, museo della storia contadina e archivio storico. Nelle sale di Palazzo, al piano nobile, è possibile ammirare i due globi del Gerardo Mercatore (“La sfera celeste” e “La sfera terrestre entrambe” del 1500). Proseguendo lungo le sale si trova la straordinaria raccolta di disegni e incisioni del ‘500 e ‘600 e una sezione di maiolica durantina, suggestiva la tela, lunga 13 metri (tra le più lunghe d’Europa) dedicata al “Trionfo di Carlo V”. Non vanno tralasciate le esposizioni che annualmente vengono allestite nella sala del Trono di Palazzo, come le altre sale dove si trovano volumi rari, carte geografiche e quadreria legata ai Duchi che nel corso degli anni hanno governato il Montefeltro. La visita prosegue negli scantinati dell’edificio, dove si trovano le cantine con relativo museo della storia dell’agricoltura, fino alla rampa elicoidale di Giorgio Martini.