Gli euro entusiasti hanno definito Cameron “l’incubo”,Clegg “l’incognita”,e Brown “il trantran”. In un recente dibattito televisivo Cameron ha affermato che “dobbiamo stare nella UE ma non dobbiamo esserne guidati” mentre Nick Clegg ha replicato “l’UE non è perfetta ma soli siamo più deboli,uniti siamo più forti”. Gordon Brown ha invece riaffermato  che “dobbiamo lavorare con UE e USA per avere occupazione e sicurezza”. A due giorni dalle politiche moltissimi elettori devono ancora fare una scelta definitiva ma i liberal democratici, notoriamente la terza forza del Paese sembra che abbiamo scavalcato  i laburisti, arrivando al secondo posto. C’è da considerare che i laburisti sono da 13 anni al potere senza interruzione ed ora c’è voglia di cambiamento. I liberal democratici  vanno fortissimo fra i giovani ed un sostenitore di Clegg su quattro è al suo primo voto. Le donazioni ai tories di David Cameron stanno ingrossando il portafoglio del partito,  segno che l’elettorato ricco e benestante percepisce la vittoria.Riguardo la politica estera Nick Glegg pensa che la Gran Bretagna dovrebbe  rinunciare al suo deterrente nucleare ovvero ai missili strategici a testata atomica sui sommergibili Trident, ed un gruppo di generali di Sua Maestà gli dà ragione, meglio convergere le risorse sulle forze convenzionali piuttosto che spendere 80 miliardi di sterline per rimpiazzare una flotta che invecchia.Il conservatore Cameron in caso di vittoria, spera di rendere la posizione della Gran Bretagna nella UE equivalente a quella della Germania riaffermando la possibilità per il suo Paese di sottrarsi alla supremazia delle leggi comunitarie, uscendo dalla UE in qualsiasi momento qualora queste entrino in conflitto con leggi britanniche. A proposito dell’Italia i tre leader hanno genericamente detto che il nostro resta un partner fondamentale in Europa e che le relazioni tra i nostri due Paesi sono di fondamentale importanza,  impegnandosi a collaborare con noi sulle questioni più importanti come immigrazione,lotta alla criminalità organizzata, regolamentazione dei mercati finanziari. Dichiarazioni estremamente positive ma che potrebbero andar bene anche rivolte a Francia,Germania,  Spagna ed a tutti gli altri Paesi dell’UE.