Ancona - Una
 nuova proposta di legge in materia di sport, la gestione degli impianti
 sportivi e le novità nel settore fiscale per le associazioni sportive 
dilettantistiche. Sono stati questi gli argomenti al centro di una due 
giorni di incontri organizzati dalla Uisp e dall’U.S. Acli provinciale, 
incontri che si sono svolti ad Ascoli Piceno e Castel di Lama. 
Agli 
incontri hanno partecipato il vice presidente della Giunta regionale 
Antonio Canzian, il consulente Francesco Eleuteri, il presidente e il 
vice presidente regionale del Coni Fabio Sturani Giulio Lucidi, il 
delegato provinciale del Coni Armando De Vincentis, rappresentanti della
 Uisp e delle U.S. Acli provinciali e regionali e l’onorevole Filippo 
Fossati che, durante gli incontri, ha parlato della sua proposta di 
legge. 
“La nostra proposta – ha detto Fossati, ex presidente nazionale 
della Uisp - punta ad aggiornare il quadro normativo in 
merito, partendo dal fatto che gli organizzatori, i presidenti e 
dirigenti delle Asd, Associazioni sportive dilettantistiche, sono in 
forte difficoltà dal punto di vista economico. 
Di fronte a una crescita 
senza sosta delle vocazioni sportive legate al sociale, a causa della 
crisi, oltre alla minor disponibilità economica delle famiglie si 
assiste infatti a una graduale diminuzione delle sponsorizzazioni 
private, principale risorsa fino a poco tempo fa, e dei contributi degli
 enti locali. 
Per questo punto all’approvazione della proposta, che 
ritengo una vera e propria legge quadro per lo sport di base. Voglio 
approfittare dell’occasione per evidenziare il valore aggiunto dello 
sport dilettantistico che rimane la principale di volontariato d’Italia e
 d’Europa: almeno il 50 per cento del totale è un volontario sportivo. 
La legge 266 non considera a fondo questo aspetto, per questo mi impegno
 a favore della valorizzazione dello sport sociale in stretto legame con
 l’aspetto volontaristico. 
Uno degli aspetti importanti della nostra 
proposta di legge è riconoscere attraverso provvedimenti ad hoc che le 
Asd sono perlopiù di natura non commerciale, quindi diverse da molte 
altre Associazioni di promozione sociale. 
In particolare, bisogna 
valorizzare quegli enti sportivi di base che di fatto si comportano come
 una onlus, ovvero che non fanno altro oltre all’attività volontaria: in
 questo senso parte della nuova proposta recepisce quella fatta qualche 
mese fa con altri deputati nella quale si introduce il concetto di 
Asdus, Associazione sportiva dilettantistica di utilità sociale”.